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Antica iscrizione pre-islamica scoperta in Arabia Saudita, è una delle più lunghe mai trovate

Nel sito di scavi du Al Ukhdud, in Arabia Saudita, è stata scoperta una delle targhe più lunghe mai trovate. Su di essa c’è un’incisione pre-islamica. Nello stesso scavo sono stati trovati anche altri reperti e manufatti.
A cura di Cristina Somma
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Iscrizione pre-islamica incisa su targa di bronzo scoperta nello scavo di Al Ukhdud in Arabia Saudita (Foto: Moc Heritage)
Iscrizione pre-islamica incisa su targa di bronzo scoperta nello scavo di Al Ukhdud in Arabia Saudita (Foto: Moc Heritage)

In Arabia Saudita, nel sito di scavo Al Ukhdud, nella regione di Najran è stata scoperta la più lunga antica iscrizione pre-islamica mai trovata, viene chiamata chiamata Musnad. Il termine Musnad è stato coniato all'inizio dell'Islam per descrivere le iscrizioni nell'alfabeto pre islamico dell'Arabia meridionale. I primi esempi di questo tipo di scrittura risalgono alla prima metà del primo millennio A.c.

La targa, una placca di bronzo su cui è incisa l'iscrizione, misura 48 cm di lunghezza e 230 di larghezza e racconta la storia del suo proprietario, un trasportatore d'acqua della zona chiamato Sahib Lil bin Magan. Il ritrovamento è stato annunciato su Twitter dalla commissione per il patrimonio culturale del paese, la quale ha rivelato che nello stesso sito sono rinvenuti anche altri cimeli come tre anelli d'oro e una testa di toro di bronzo.

Tre anelli d'oro (Foto: Moc Heritage)
Tre anelli d'oro trovati nello scavo di Al Ukhdud in Arabia Saudita (Foto: Moc Heritage)

I tre anelli d'oro sono invece molto simili tra loro. Sono di dimensioni simili e tutti e tre sormontati da un lobo dorato a forma di farfalla con una piccola chiusura che collega le due estremità. La testa di torno invece veniva spesso rappresentata nel periodo pre-islamico dell'Arabia meridionale perché veniva considerata simbolo di potere, fertilità e riproduzione, oltre che di saggezza e divinità. La scultura trovata ad Al Ukhdud presenta tracce di ossidazione ed è attualmente in fase di restauro.

Nello stesso sito archeologico sono stati trovati anche altri manufatti più comuni, come diverse giare di ceramica di varie dimensioni e misure, oltre a un vaso di ceramica risalente al III secolo a.c. Secondo la Commissione per il Patrimonio le scoperte "illuminano di una luce unica la cultura antica" presente nel sud dell'Arabia Saudita. Lo stesso ente ha inoltre definito la scoperta "emozionante" e i reperti "rari".

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