Anno Rossiniano, approvata la legge per le celebrazioni del 150esimo anniversario nel 2018
Rossini di legge. Così, grazie al voto della Camera dei Deputati, il 2018 sarà deputato ad essere l'Anno Rossiniano. In occasione del 150esimo anniversario dalla morte del grande compositore italiano, scomparso in Francia nel 1868, l'Aula della Camera ha approvato la proposta di legge che contiene disposizioni per la celebrazione dell'evento. Il testo, che dichiara il 2018 ‘Anno Rossiniano', è stato approvato con 276 voti a favore, nessun contrario e 86 astenuti (i deputati di Lega e M5S). Saranno finanziati interventi di promozione, diffusione, approfondimento e salvaguardia della conoscenza della vita, dell'opera e dei luoghi legati alla figura di Gioachino Rossini.
700mila euro per le celebrazioni
Le attività saranno coordinate da un Comitato promotore presieduto dal presidente del Consiglio dei ministri e composto dai ministri dei Beni e delle attività culturali e del turismo, dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, dal presidente della Regione Marche, dal sindaco di Pesaro e da quattro esponenti della cultura e dell'arte musicali italiane ed europee, esperti della vita e delle opere di Gioachino Rossini. Al Comitato è attribuito un contributo straordinario di 680.000 euro per il 2018 e di 20.000 euro per il 2019.
Il Napoleone della musica
(Pesaro, 29 febbraio 1792 – Passy, 13 novembre 1868), è stato uno dei più grandi compositori italiani. La sua attività ha spaziato attraverso vari generi musicali, ma è ricordato principalmente come uno dei più grandi operisti della storia della musica, autore di lavori capitali e famosissimi tra cui "Il barbiere di Siviglia", "L'italiana in Algeri", "La Cenerentola" e "Guglielmo Tell". Musicista di importanza capitale nel panorama europeo, fu definito da Giuseppe Mazzini "un titano. Titano di potenza e d'audacia […] il Napoleone d'un'epoca musicale".