Angeli, ninfe e divinità invadono le strade di Kiev: la curiosa arte di Alexey Kondakov
Cosa ci fanno gli amanti di Francesco Hayez in un buio vagone di un treno? E le ninfe di William Adolphe Bourguereau dentro un autobus? Come può l’arte classica uscire dalle cornici e immergersi nella realtà quotidiana di una città come Kiev? A queste domande ha risposto l’immaginazione di un giovane artista ucraino, Alexey Kondakov, che con il suo curioso progetto “2Reality” sta spopolando sul web. Provate ad immaginare “The daily life of gods”, cioè di vedere improvvisamente i personaggi più famosi delle opere d’arte di artisti come Caravaggio, Hayez, Bourguerau e Regnier, passeggiare nei luoghi più inaspettati della vostra città. Alexey l’ha fatto, e il risultato è strabiliante: grazie ad un meticoloso e preciso lavoro con Photoshop ninfe, satiri, angeli e personaggi storici sono arrivati a Kiev. Sui pullman, nelle fermate della metro, fuori da piccoli bar della periferia: la vita quotidiana degli dèi si svolge qui, secondo Kondakov.
Il progetto, lungi dall’essere soltanto uno scherzoso tentativo di riutilizzare i quadri dei grandi artisti, si basa su un concetto ricorrente nell’espressività contemporanea: l’idea è infatti quella di sottolineare il contrasto fra la perfezione formale dell’arte classica e l’ambientazione degradata delle periferie urbane. Artisti come Julien de Casablanca, o lo stesso Banksy (memorabile la sua "Madonna con la pistola" a Napoli), hanno spesso utilizzato immagini e suggestioni classiche per i loro lavori sulla strada: decontestualizzando opere che di solito si trovano nei libri di storia dell'arte o nei musei, e conferendogli al tempo stesso una connotazione scherzosa ma donando loro una nuova forza comunicativa. Il progetto di Kondakov non è né originale né innovativo, in quanto non è il primo, ma l’uso di Photoshop, la scelta dei soggetti e delle ambientazioni, e i nuovi contesti che la sua immaginazione riesce a creare, conferiscono un realismo fuori dal comune alle sue immagini.
“2Reality” è divenuto da subito virale, grazie proprio al gusto e all’originalità con cui Alexey inserisce le figure negli ambienti: gli scenari sono perfettamente integrati con i soggetti, e viceversa, per raccontare una storia la cui narrazione risiede negli occhi di chi osserva. “Il nome ‘2Reality' è del tutto casuale, era necessario dare un nome alla cartella di lavoro ed è stata la prima cosa che mi è venuta in mente. Successivamente ho deciso di mantenerlo, mi piace il doppio senso”, ha spiegato l’artista ucraino.
Caravaggio e Hayez in città
“Gli ambasciatori di Holbein” siedono al tavolo di uno squallido bar di periferia, mentre la “Maria Penitente” di Francesco Furini aspetta da sola davanti alla vetrina di un coffee shop. E ancora: il “Bacco con le Ninfe” di Caesar van Everdingen diventa un quartetto di senzatetto che bevono sotto un viadotto, mentre l'"Apollo" di Nicolas Regnier si trasforma in un artista di strada che suona la sua lira nella metropolitana. In “2Reality” vengono ripresi e rielaborati gli esempi più alti dell’arte, dal Rinascimento in poi: ci sono Caravaggio, Hayez e Hans Holbein, fino al pittore neoclassico francese William-Adolphe Bouguereau, che sembra essere il preferito di Alexey: “Il Canto degli Angeli” per esempio è trasposto in un vagone della metropolitana, dove la Vergine Maria e il bambino sono circondati da angeli che diventano suonatori ambulanti. “La Gioventù di Bacco” trasforma i personaggi mitologici in un gruppo di amici alticci che attraversa un sottopassaggio per continuare la serata alcolica, mentre il “Satiro con Ninfe” diventa un’animata scena di seduzione a bordo di un tram.
Alexey Kondakov è originario di Donetsk, una delle regioni colpite dalla guerra, a est dell’Ucraina. Trasferitosi a Kiev appena terminata la scuola d’arte, si iscrive all’università per studiare design e attualmente vive e lavora nella capitale. Ha partecipato a diverse mostre in Ucraina, Italia, Irlanda e Messico, ma è stato il progetto artistico 2Reality a farlo conoscere nel mondo, attraverso il web, dove i suoi capolavori sono diventati virali.
L'idea di immaginare “la vita quotidiana degli dèì” è venuta ad Alexey mentre osservava un quadro di Caesar van Everdingen: l’artista nota che i personaggi dipinti sulla tela non sono in realtà molto diversi dai personaggi che popolano le nostre città. Stesse paure, stessi desideri, stesse piccole gioie, stessi gesti. Secondo Kondakov, le abitudini sociali delle persone sono rimaste le stesse nel corso dei secoli: bere, festeggiare con gli amici, occuparsi dei bambini, suonare, e queste immagini irreali ma così verosimili sono un modo per annullare la distanza temporale fra il passato e il presente e dimostrare che la natura umana è sempre la stessa.
Il progetto vuole essere uno sguardo sulla vita che ci circonda. Vedere personaggi mitici ed eroi in contrasto con la modernità delle strade di Kiev. È interessante osservare come, cambiando l’ambiente, cambi anche la percezione dei personaggi.