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Andrea Camilleri, i medici: “È un paziente forte ma le condizioni restano critiche”

Le condizioni dello scrittore siciliano Andrea Camilleri sono stabili: il paziente è forte e resiste. Questo quanto riporta l’ultimo bollettino, rilasciato alle ore 17.00 dall’ospedale Santo Spirito di Roma, dove l’autore è stato ricoverato ieri mattina per un infarto. Da ieri sera lo scrittore è in rianimazione. La prognosi è riservata.
A cura di Titti Pentangelo
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Restano stabili le condizioni dello scrittore siciliano Andrea Camilleri. Secondo l'ultimo bollettino, rilasciato alle ore 17.00 del 18 giugno dall'ospedale Santo Spirito di Roma, il maestro resiste. Roberto Ricci, direttore del reparto di cardiologia dell'ospedale romano, ha specificato che si tratta di "un paziente forte". Camilleri è stato ricoverato ieri mattina a seguito di un arresto cardiaco. In serata il papà di Montalbano, regista teatrale e docente all'Accademia nazionale d'arte drammatica, è stato ricoverato in rianimazione, con supporto respiratorio meccanico e supporto farmacologico. Il primo bollettino della giornata, diramato stamattina alle 12.00, parlava di una situazione stazionaria, ma ancora grave, specificando che il maestro non era cosciente.

Andrea Camilleri, il bollettino: "Il paziente è forte"

Un quadro completo dell'attuale condizione fisica dello scrittore Andrea Camilleri è quello che emerge dalle parole di Roberto Ricci:

Andrea Camilleri ha una fibra forte, prosegue l'iter diagnostico-terapeutico come programmato per stabilizzare le funzioni vitali. Le condizioni pertanto sono stazionarie ma rimangono critiche, la prognosi riservata. Questa situazione potrebbe durare a lungo, non possiamo prevedere esattamente.

Lo scrittore siciliano, classe 1925, è apprezzato in tutto il mondo per la sua saga poliziesca incentrata sul personaggio del commissario Salvo Montalbano, impersonato dall'attore Luca Zingaretti nella serie televisiva trasmessa dalla Rai che da anni entusiasma il grande pubblico. Cieco da anni, ha pubblicato i suoi ultimi libri, tra cui "L'altro capo del filo" (2016) e "Il cuoco di Alcyon" (2019, entrambi editi Sellerio), dettando la storia alla sua assistente Valentina Alferj. In un'intervista rilasciata a Fanpage ha raccontato la sua vita da quando è sopraggiunta la cecità: "Meno faccio data la cecità e più dubbi mi sorgono, quindi l'età del dubbio non solo non è terminata ma si è estesa." Poi, ha rivelato di aver già scritto il finale di Montalbano più d'una decina d'anni fa: "L'ho rimaneggiato recentemente perché ci siamo accorti che la mia scrittura ha subito un'evoluzione, ma Montalbano finirà quando finisco io".

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