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Allarme per gli archivi di stato. “La situazione è un colabrodo”

La condizione dei 100 Archivi di stato, distribuiti su tutto il territorio nazionale, non è delle migliori, alcuni non riescono neppure a pagare le bollette, urgono al più presto assunzioni tramite il concorso per 500 funzionari del ministero dei Beni culturali perché i dipendenti attuali, nel giro di otto anni saranno tutti in pensione. Mariella Guercio, presidente dell’Associazione Nazionale Archivistica Italiana, denuncia la “mancanza di fondi per gestire il quotidiano, la routine e addirittura le attività di sopravvivenza di queste istituzioni”.
A cura di Silvia Buffo
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La condizione dei 100 Archivi di stato, distribuiti su tutto il territorio nazionale, non è delle migliori, alcuni non riescono neppure a pagare le bollette, urgono al più presto assunzioni tramite il concorso per 500 funzionari del ministero dei Beni culturali perché i dipendenti attuali, che hanno un'età compresa tra i 55 e i 60 anni, nel giro di otto anni saranno tutti in pensione. Mariella Guercio, presidente dell'Associazione Nazionale Archivistica Italiana, parla anche di "mancanza di fondi per gestire il quotidiano, la routine e addirittura le attività di sopravvivenza di queste istituzioni. Mano a mano che il personale va in pensione e non viene rimpiazzato, si svuotano intere istituzioni. Nell'Archivio di Stato di Roma, ad esempio, non c'è più personale in grado di occuparsi dei documenti antichi, quelli su pergamena. I tecnici che erano impegnati a rendere consultabili questi immensi patrimoni, che noi chiamiamo fondi diplomatici, non ci sono più".

Sulla condizione attuale degli archivi di stato specifica il presidente Mariella Guercio:

La situazione è un colabrodo. Fino a quattro anni fa questi istituti avevano dei bilanci così magri che non riuscivano neanche a pagare le bollette della luce. Quest'anno sono state date risorse giusto per non fare debiti.

Ben consapevole della situazione anche Dario Franceschini, al punto da affermare, nel question time del 13 aprile scorso, che pur se "gli archivi, le biblioteche, gli istituti storici e gli istituti del Ministero hanno avuto da raddoppiate a triplicate le risorse rispetto all'anno precedente", questo "non è sufficiente, ma è veramente una boccata d'ossigeno che era attesa da anni". Intanto sindacati pretendono di più:"Bisogna riconoscere che il ministro Franceschini ha predisposto un concorso per 500 addetti. Ma di questi, solo 80 andranno a svolgere il ruolo di archivisti, a fronte di un personale attuale con l'età media di 55-60 anni che tra quattro anni sarà dimezzato e tra otto sarà tutto in pensione. La situazione è tragica", come quanto riportato da Ferruccio Ferruzzi, ex direttore dell'Archivio di Stato dell'Aquila e attuale rappresentante della Uilbact.

Secondo Ferruzzi gli archivi di Stato risultano insufficienti a raccogliere tutte le carte con più di 40 anni che vengono convogliate dagli uffici statali. Il solo Archivio di Stato di Roma presenta 100 chilometri di documenti tra antichi e meno antichi. Nel censimento fatto dal ministero degli Interni, ci sono circa 1.500 chilometri di documenti provenienti da uffici statali di tutto il territorio, da versare negli archivi di Stato che però non hanno spazio per accoglierli.

L'emergenza si estende anche alla tutela degli archivi digitali che attualmente non risultano aggiornati: non sono strutturati per far fruire agli studiosi i materiali digitali, software e hardware inadeguati con cui si corre il rischio costante di perdere i documenti recenti che necessitano di digitalizzazione per essere letti in futuro.

L'assunzione, a tempo indeterminato per il ministero di 500 funzionari non riguardano solo gli archivi ma comprende i vari istituti, presenti sul territorio: soprintendenze, biblioteche, archivi, scavi, musei. Si parlerebbe di una cifra pari a 25 milioni di euro per il triennio 2016-2018 ma per il momento in alcuni archivi di a Roma, o a Napoli, mancano i soldi anche per comprare i francobolli.

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