All’Archivio di Stato di Roma in mostra il manoscritto della Guida dei Perplessi di Maimonide
In mostra, per la prima volta, il manoscritto miniato del 1349 contenente una delle più pregevoli copie della traduzione dall’arabo all’ebraico della Guida dei Perplessi di Maimonide. L'opera che dal 1500 era in possesso della famiglia mantovana dei Norsa, è stata contesa da collezionisti americani e austriaci e sembrava voler uscire dal territorio italiano. Proprio un anno fa è stata comprata dallo Stato e dal 22 ottobre è in mostra all'Archivio di Stato di Roma.
L'opera, sviluppata in forma epistolare dedicata all'allievo Rabbi Joseph ben Judah ibn Aknin, è pensata per gli studiosi di filosofia, i filosofi, i religiosi, che sono in imbarazzo per le contraddizioni tra gli insegnamenti della filosofia e il senso letterale della Torah, oppure non sono convinti dei fondamenti della Torah, i "perplessi", appunto. Attraverso il lavoro di Maimonide lo studioso viene aiutato ad andare oltre il testo per comprendere con la forza della sua ragione le più elevate verità della fede sinaitica. La Guida è conosciuta per aver influenzato molti grandi filosofi e teologi cristiani.Nell'ambito dell'ebraismo La guida si diffuse ampiamente in molti paesi, mentre fu altrettanto controversa in altri che ne limitarono la lettura o la bandirono completamente. In ebraico denominata מורה נבוכים è un'opera composta da 3 volumi e tradotta sotto la sua supervisione in ebraico da Samuel ben Judah ibn Gibbon.
Moshe ben Maimon, meglio noto come Maimonide o "il Rambam" è uno dei massimi pensatori della cultura ebraica. Nacque nel 1135 nella Spagna della dominazione musulmana, e visse nel periodo in cui il movimento riformista religioso della dinastia berbera di fede musulmana, denominato degli Almohadi, avviò contro gli ebrei e i cristiani una vera azione di persecuzione. Maimonide dopo essere fuggito dalla Spagna, arrivò a Fès e qui restò con la famiglia lavorando come medico per tutta la vita. Scrisse alcuni trattati in arabo su diversi argomenti dall'igiene ai veleni e dedicò quasi tutta la sua vita alla cura degli altri. Amato e stimato come grande studioso e medico fu seppellito a Tiberiade, in Israele.
L'inaugurazione della mostra intitolata "Il codice maimonide e i Norsa. Una famiglia ebraica nella Mantova dei Gonzaga. Banche, libri, quadri."comincerà alle ore 17. Durante la presentazione delle opere interverranno Gino Famiglietti, Maria Letizia Sebastiani e Salvatore Settis. A seguire, un brindisi e il concerto per liuto rinascimentale di Evangelina Mascardi.In aggiunta al Codice Maimonide, saranno esposti anche 18 manoscritti provenienti dalla Biblioteca di Parma e dall'Archivio di Stato di Mantova, una riproduzione 1:1 della Madonna della Vittoria di Andrea Mantegna e la tela originale della Madonna col Bambino e Santi l'anonimo del 1515 circa.