Alessandro Baricco torna in tv dopo la malattia: “Recupero pezzettini, faticavo a lavarmi i denti”
Poco più di due anni dopo l'annuncio della diagnosi di leucemia mielomonocitica cronica, Alessandro Baricco è tornato in televisione, a Che tempo che fa, per un'intervista con Fabio Fazio e il racconto di questi anni difficili. Lo scrittore arriva in studio con un cappello nero e guanti con mezze dita scoperte e alla domanda sulle sue condizioni attuali, risponde: "Come stai a me in questo momento? È complicato, dipende un po' da come la guardi. Credo che la risposta più onesta è bene, sto bene, d'altra parte non sarei qua. Poi sono uno che ha passato l'estate in un ospedale, al San Raffaele, e se passi molto tempo in ospedale lasci giù bei pezzi di te. Quando esci, guarito o meno guarito, hai comunque un cammino da fare che è recuperare pezzettini e pezzettoni ed è una specie di salita". Lo scorso agosto, infatti, Baricco si era sottoposto a un secondo intervento.
A quel punto Baricco racconta un aneddoto, per spiegare meglio quali erano le sue condizioni di salute: "Dovevo lavarmi i denti ed sei così debole che non riuscivo a fare il gesto di lavarsi i denti, che è una delle cose più semplici che puoi fare, e l'unica cosa che riuscito a fare era tenere fermo lo spazzolino con le mani e poi muovere la testa e mentre facevo questa cosa dicevo: "Guarda il corpo dove ti porta, la vita dove ti spinge. Poi pensavo ‘Uscirò mai da tutto questo?'. Adesso vado benissimo. È un grosso cammino che non ho ancora finito, c'è una lentezza implacabile" ha continuato lo scrittore che ha anche parlato del matrimonio dello scorso dicembre con Gloria Campaner.
Parlando sempre della malattia e di come si presenta ha raccontati: "Il maestro è lui, è il corpo, quante cose belle e brutte ti detta nella vita. Gli attacchi di panico sono una cosa geniale del corpo. Non ti vuoi dire che non stai bene al mondo e te lo dice lui". Baricco, appunto, scelse di comunicare la diagnosi della malattia con un post su Instagram in cui diceva anche che si sarebbe sottoposto, due giorni dopo, a un intervento, a un trapianto di cellule staminali: "A donarmi le cellule staminali sarà mia sorella Enrica, donna che ai miei occhi era già piuttosto speciale prima di questa avventura, figuriamoci adesso".
A Fazio ha anche spiegato il perché di quella scelta di comunicazione: "Era una scelta pratica, lo devi dire che non stai bene e lo devono capire. Ho scoperto che c'è un sacco di gente che mi vuole bene, un'ondata di affetto vero: aveva dato senso alla loro vita e gli veniva a mancare un maestro con cui avevano un'intimità. Io avevo un passato da antipatico, non ero abituato al fatto che il mondo mi volesse bene, è stata un'esperienza forte. Che poi le malattie dei vip siano diventate notizia prelibata mi lascia un po' interdetto. Lì è scattato un giro vizioso, troppi raccontano dettagli, genera un effetto paura, non so se diamo il messaggio giusto". Poi lo scrittore ha anche spiegato la rarità della sua malattia: "La mia malattia è un'anomalia, la prende uno su centomila. State tranquilli".