In Albania gli archeologi italiani scoprono fortezze millenarie di epoca romana
Da Macerata fino a Tirana, in Albania. Una campagna di scavi condotta dall'Università di Macerata in collaborazione con l'Istituto Archeologico di Tirana si è conclusa nei pressi delle fortezze di Paleokaster e di Melan e hanno riguardato ricognizioni e rilievi topografici e indagini di insediamenti ellenistici nella valle del Drino.
L'iniziativa degli archeologi italiani, in collaborazione nell'ambito dei progetti del Ministero degli Esteri in Albania meridionale, si è concentrata a Paleokaster nella porta ovest, ingresso principale alla fortezza romana, risalente agli inizi del IV secolo d.C., e nella chiesa interna alla fortezza edificata probabilmente nel V-VI secolo d.C. Qui c'è stata una scoperta di grande valore scientifico, ovvero la scoperta di un laterizio iscritto con la dedica dell'edificio di culto. Un' equipe dell'Università di Camerino ha registrato informazioni geofisiche all'interno della fortificazione.
Nel sito di Melan, invece, gli scavi hanno consentito di riportare alla luce imponenti strutture fortificate, di età ellenistica e bizantina. Il sito, per la monumentalità delle strutture e per la sua millenaria storia, offre importanti sviluppi alle ricerche che proseguiranno con le campagne di scavo nel 2019.
A seguire un'equipe dell'Università Politecnica delle Marche ha realizzato rilievi 3D nel teatro della città romana di Hadrianopolis, da più di dieci anni al centro delle ricerche dell'équipe maceratese, e della fortificazione di Paleokastro. Alle indagini hanno partecipato studenti Unimc, dell'Università del Salento, de La Sapienza e dell'Università di Tirana.