Al Teatro di San Carlo Giuseppe Picone e Stephane Fournial presentano l’Autunno Danza 2016
Passata l'estate campana della danza sulla Costiera amalfitana con il Ravello Ferstival ed il "Positano Premia la Danza – Leonide Massine", eccoci alla presentazione del programma dell'AutunnoDanza 2016 del Teatro di San Carlo di Napoli con la soprintendente Rosanna Purchia, il direttore artistico Paolo Pinamonti, il neodirettore della compagine di balletto Giuseppe Picone ed il direttore della Scuola di Ballo del Massimo napoletano Stephan Fournial. Tutti seduti allo stesso tavolo delle buone intenzioni per una danza che sappia risalire la china a Napoli ed in tutta la regione, puntando forte sulla vocazione giovanile e napolicentrista dell'etoile Giuseppe Picone, chiamato da pochissimo tempo a guidare la giovane compagnia al debutto proprio in occasione dell'AutunnoDanza di questi giorni. C'è grande entusiasmo in città per la scelta di Giuseppe Picone, palesata dai numerosi attestati di stima ricevuti sin dalla nomina estiva alla direzione del corpo di ballo, come del resto più volte dichiarato dallo stesso artista.
E' stata un'emozione incredibile quella che ho vissuto sin dal primo momento. A stento ci ho creduto e poi quando ho preso coscienza di quanto accadeva ho cominciato già a pensare alla mia compagnia ed alle future programmazioni. Innanzitutto ho pensato ad uniformare il mio corpo di ballo, valorizzando oltremodo i giovani della Scuola di Ballo sancarliana che hanno da sempre saputo imporsi alla ribalta internazionale. Abbiamo giovani pieni di entusiasmo che sapranno regalarci emozioni in ogni rappresentazione, lavorando ogni giorno per stringere sempre più in un abbraccio la città, la regione ed il nostro teatro. Vorrei tanto che la mia presenza possa portare linfa nuova e che si promuova ovunque il nostro lavoro, dal repertorio contemporaneo a quello classico della tradizione tanto cara al pubblico sancarliano. Qui non vogliamo cedere all'esterofilia a tutti i costi né vogliamo essere strumentalizzati. Siamo il corpo di ballo del teatro più bello del mondo e dobbiamo saperlo rappresentare ovunque nel migliore dei modi. A cominciare dal gala in onore di Carla Fracci, con un programma all'altezza della situazione che sappia rappresentare l'icona della danza italiana e, al contempo, valorizzare i miei giovani.
"La Musa della Danza. Auguri Carla!" il 26 e 27 ottobre
"La Musa della Danza. Auguri Carla!" è il titolo scelto per omaggiare l'ottantenne Carla Fracci, icona della danza italiana nel mondo e protagonista di numerose stagioni di balletto al Teatro di San Carlo di Napoli. Per l'occasione Giuseppe Picone ha allestito un gala di alto spessore, rappresentando il repertorio per eccellenza della Fracci stessa tra cui "Le spectre de la rose" con Candida Sorrentino e Salvatore Manzo, il pas de deux de "La Bella Addormentata" con Luisa Ieluzzi e Stani Capissi, "La Sylphide" con Sara Sancamillo e Carlo De Martino, l'Adagio della Rosa de "La Bella Addormentata" con Claudia D'Antonio, "Raymonda" con Anna Chiara Amirante ed Alessandro Staiano ed il cameo "Domani futuro di giovinezza", coreografato da Giuseppe Picone e con la regia dell'immancabile Beppe Menegatti. La seconda parte è decisamente più moderna, proprio nel solco individuato da Giuseppe Picone per un Teatro di San Carlo dalla doppia velocità del repertorio classico in staffetta con quello contemporaneo. Scriviamo delle coreografie "Loop" di Edmondo Tucci, "Narciso" di Maria Grazia Garofoli, "Black Stone" di Gianluca Schiavoni, "Quiet noise" di Michele Merola, "Leichtes blut alles Walzer" di Renato Zanella e "Mercurial Manoeuvres" del britannico Christopher Wheeldon. Infine gli ospiti Tyler Peck e Robert Fairchild nel balanchiniano "Stars and stripes", in prima assoluta al Teatro di San Carlo, con la chiusura dei "Carmina Burana" coreografati ed interpretati da Giuseppe Picone ed il Corpo di Ballo del Massimo napoletano.
"Il lago dei cigni" e "Le corsaire" il 7 e 8 novembre
Giuseppe Picone ha subito ripagato la fiducia della soprintendente Rosanna Purchia e del direttore artistico Paolo Pinamonti. Saltato lo spettacolo di Svetlana Zakharova previsto al Teatro di San Carlo il 7 e l'8 novembre, l'etoile si è esibito nel miglior salto possibile allestendo un programma di spessore con un dittico di altissimo gradimento: "Le corsaire" ed il secondo atto de "Il lago dei cigni". Lo stesso neo-direttore ha precisato di voler sorprendere il pubblico con titoli ad effetto e l'oggettiva bravura dei suoi ballerini, con una suite del balletto di Adolphe Adam e l'atto bianco di Piotr Ilich Ciaikovskij. Titoli ed interpreti che non faranno affatto rimpiangere l'etoile Svetlana Zakharova con lo slancio artistico di Daniil Simkin e l'aulica figura di Iana Salenko. Infine il protagonista assoluto della danza napoletana di queste ultime settimane: Giuseppe Picone. Anche il quarantenne direttore e coreografo calcherà infatti il palcoscenico del Massimo in un pas de trois straordinario con i partner dell'occasione magica e corsara di questo AutunnoDanza quali Daniil Simkin e Iana Salenko.
"In punta di piedi…Estratti di repertorio classico" il 26 e 27 novembre al Teatrino di Corte
Infine la Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo di Napoli diretta per il secondo anno da Stephan Fournial. Alla luce del successo di giugno, il direttore francese della scuola più antica d'Italia riproporrà un defilé immaginato lungo l'intero repertorio romantico. Alcuni titoli dell'Ottocento saranno interpretati dai centocinquanta allievi dell'ensemble, insistendo oltremodo sulla cura artistica e tecnica della tradizione. Come ci ha spiegato lo stesso direttore Stephan Fournial
la danza classica è la base oggettiva di ogni danzatore. Dopo gli studi classici sarà possibile intraprendere qualsiasi carriera artistica per cui, a maggior ragione in un'accademia come la nostra, ho il dovere di insistere sul repertorio ottocentesco. Lo spettacolo di giugno è la base sulla quale poggiare tutti i nostri sforzi futuri per poter consegnare alla storia i migliori talenti possibili. In questi termini dobbiamo lavorare sodo in questi anni per riprenderci il posto che meritiamo nel novero delle migliori accademie del mondo. Alla luce di questi obiettivi sul lungo termine intendo impiegare tutti gli allievi della mia scuola per incoraggiarli a vivere più spesso la scena ed il palcoscenico.