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Al Ravello Festival il primo robot direttore d’orchestra, il suo nome è RoDyMan

Il primo robot maestro ha diretto l’Ensemble Strumentale del Conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno in un concerto sul Belvedere di Villa Rufolo, nello splendido scenario del Ravello Festival. L’intelligenza artificiale del robot RoDyMan è l’ultimo espediente della “nuova, travolgente rivoluzione industriale”.
A cura di Redazione Cultura
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@Pino Izzo
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Il suo nome è RoDyMan e di mestiere fa il direttore d'orchestra. Non ci sarebbe nulla di insolito (a parte il nome) se non fosse anche un robot. Frutto dell'evoluzione della ricerca sull'intelligenza artificiale, al Ravello Festival dirige il robot RoDyMan, dopo direttori, solisti, ballerini e musicisti in carne ossa, arriva il momento di un maestro robot. Sul Belvedere di Villa Rufolo infatti, l'altra sera, durante la manifestazione “Burattino senza fili — Automi, Robot, Intelligenze artificiali: la nuova travolgente rivoluzione industriale”, l’Ensemble Strumentale del Conservatorio "Giuseppe Martucci" di Salerno è stata diretta da RoDyMan, coadiuvato dal maestro Massimiliano Carlini.

RoDyMan, il primo robot "maestro"

Una grande novità, che naturalmente non mancherà di far discutere: un robot potrà mai sostituire iil "cuore" e il sentimento di un essere umano sul podio? E quando arriverà il momento di chiamarlo "maestro". Il concerto dell'altra sera, di cui RoDyMan è stata la star più attesa, si è svolto sotto forma di anteprima della settima edizione del Maker Faire Rome  – The European Edition, il più importante evento europeo sull'innovazione, che sarà in programma a Roma dal 18 al 20 ottobre, con un’ampia sezione dedicata alla robotica curata dal prof. Bruno Siciliano dell’Università di Napoli Federico II.

Il robot RoDyMan, infatti, è realizzato dal PRISMA Lab, il laboratorio di robotica della Federico II ed è un progetto nato nel 2013 grazie all’assegnazione da parte del Consiglio Europeo della Ricerca di un Advanced Grant al professor Siciliano, un finanziamento che mira a sostenere la ricerca di frontiera. E Ravello, con il suo impegno per la promozione della musica classica e delle arti in generale, è stato il luogo ideale dove,  per il secondo appuntamento scientifico della stagione, curato da Città della Scienza, si è discusso degli straordinari avanzamenti della robotica e dell’intelligenza artificiale e dell’applicazione delle nuove scoperte alla vita di tutti i giorni.

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