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Al museo Capuano in mostra il vaso di epoca romana distrutto durante i bombardamenti del ’43

Un antico vaso di marmo decorato con bellissime sculture dionisiache risalente al I secolo d.C,  è l’ultima opera di restauro del Museo Provinciale Campano di Capua, che celebra il successo esponendo il prezioso oggetto del nostro patrimonio storico e culturale nella Sala Palasciano tra il 9 e il 19 ottobre. Il vaso, che aveva già subito un restauro, è stato poi distrutto nuovamente nel 1943 a causa del bombardamento del complesso museale.
A cura di Laura Ghiandoni
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Finalmente è stato restituito al nostro patrimonio artistico un manufatto risalente all'epoca romana che attendeva da decenni un consistente restauro  a causa delle numerose vicissitudini che aveva subito non solo in epoche remote, ma anche durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale che hanno colpito il complesso museale dove il reperto era stato posto per essere conservato al sicuro. Un antico vaso di marmo decorato con delle bellissime sculture dionisiache risalente al I secolo d.C,  è la notevole opera del tenace lavoro di restauro del Museo Provinciale Campano di Capua, il quale celebra il successo  esponendo il prezioso oggetto del nostro patrimonio storico e culturale nella Sala Palasciano tra il 9 e il 19 ottobre. Il museo ha restituito  il documento archeologico dopo che è stato recuperato una prima volta in condizioni lacunose e frammentarie nel 1885 in un fondo  vicino al cimitero di Capua.

Il vaso è ritenuto di grande valore perché la superficie è interamente ricoperta di sculture caratteristiche di tipo dionisiaco: satiri e menadi, le tipiche figure maschili e femminili al seguito del dio Dioniso, secondo stili e mode ampiamente diffusi nella prima età imperiale romana. L'azione di restauro è il secondo intervento che subisce il manufatto che ha avuto una vita recente  piuttosto travagliata. Il cratere entrato nel museo con l’acquisto della ricca collezione Califfato nel 1896, è stato  pesantemente danneggiato dai bombardamenti aerei che nel 1943 distrussero un'ala del complesso museale.

Il Museo Campano, dopo il successo conclusosi nella primavera scorsa del restauro della settecentesca tela “Gesù che calma la tempesta” di Francesco Liani, celebra quindi la realizzazione di questa nuova impresa arrivata a compimento grazie a un cofinanziamento di fondi della Provincia di Caserta e della Regione Campania, nel programma di contributi regionali a sostegno delle raccolte di ente locale.

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