Al MAXXI le audioguide per non vedenti sono d’autore: Cortellesi, Marcorè, Pif e Gifuni
Quattro audiodescrizioni d'autore per quattro opere del MAXXI. Da domani martedì 28 aprile alle 15 parte Collezioni da ascoltare, il progetto promosso dal Museo nazionale delle Arti del XXI secolo. La prima voce che descriverà per i non vedenti Sternenfall di Anselm Kiefer sarà Neri Marcorè. A seguire, una per ogni settimana, arriveranno le audiodescrizioni di Paola Cortellesi, Pif, e Fabrizio Gifuni. In tutto quattro voci straordinarie per quattro tra le opere più iconiche della Collezione MAXXI: dopo l'opera di Kiefer, sarà la volta del Quadro di fili elettrici – Tenda di lampadine di Michelangelo Pistoletto, Senza titolo (Triplo Igloo) di Mario Merz, Sculture di linfa di Giuseppe Penone.
Le voci di 4 artisti per 4 opere del MAXXI
Da questo connubio nasce il progetto Collezione da ascoltare: quattro audiodescrizioni di altrettante opere tra le più significative della Collezione MAXXI Arte, raccontate da quattro attori che generosamente hanno aderito all’iniziativa prestando le loro voci. Le audiodescrizioni rappresentano uno strumento accessibile pensato per e con le persone cieche, ma sono anche un modo diverso per tutti di approfondire contenuti su opere e artisti. I testi ricostruiscono la forma e le tecniche delle opere ma anche le sensazioni provate nell’esplorarle tattilmente, nel coglierne la fisicità. E se questo non è possibile sugli originali, basta usare l’immaginazione.
Se Neri Marcorè ci portà alla scoperta di Sternenfall di Anselm Kiefer, un gigantesco dipinto che assomiglia alla crosta di un pianeta scavata dal vento e dalla pioggia durante ere geologiche, ma che poi scopriamo essere il cielo, il 5 maggio sarà la volta di Paola Cortellesi che descrive per noi Quadro di fili elettrici – Tenda di lampadine di Michelangelo Pistoletto: 17 cavi elettrici neri, lunghi poco più di 2 metri e mezzo, alla cui estremità sono appese altrettante lampadine che sembrano lucciole.
Audiodescrizioni per persone cieche e non solo
Sarà poi, dal 12 maggio, la volta di Pif che ci racconta Senza titolo (Triplo Igloo) di Mario Merz: qui la tipica casa invernale degli esquimesi è fatta di lastre di vetro anziché di ghiaccio, e ce ne sono tre, una dentro l’altra. Chiude il ciclo di Collezioni da ascoltare, Fabrizio Gifuni che ci porta dentro a Sculture di linfa di Giuseppe Penone. Una grande stanza magica col pavimento in marmo irregolare e le pareti rivestite di cuoio conciato, dall’odore intenso.