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Al MAMbo di Bologna arriva ‘Revolutija”, la mostra con i capolavori di San Pietroburgo

Dal 12 dicembre al MAMbo di Bologna apre “Revolutija”, la mostra sulle avanguardie russe con i capolavori provenienti dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo.
A cura di Redazione Cultura
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Una delle stagioni più importanti della storia dell'arte, soprattutto del ventesimo secolo, sarà in mostra al MAMbo –  Museo d'Arte Moderna di Bologna grazie alla eccezionale collaborazione con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo che per la prima volta autorizza alla movimentazione di oltre 70 capolavori della propria collezione, portandoli in Italia. Si tratta dell'esposizione prodotta e organizzata da CMS, in partnership con il Comune di Bologna, curata da Evgenia Petrova, vicedirettore del museo dell'ex Leningrado e Joseph Kiblitsky.

"Revolutija", che apre il 12 dicembre e andrà avanti fino al 13 maggio 2018, intende mettere in luce quante e quali, e così diverse tra loro, arti nacquero in Russia tra i primi del Novecento e la fine degli anni ’30, in considerazione del fatto che l’arte delle avanguardie russe è uno dei capitoli più importanti e radicali del modernismo. Il periodo compreso tra il 1910 e il 1920 ha visto nascere, come in nessun altro momento della storia dell’arte, scuole, associazioni e movimenti d’avanguardia diametralmente opposti l’uno all’altro e a un ritmo vertiginoso.

Oltre 70 opere, capolavori assoluti provenienti dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, racconteranno gli stili e le dinamiche di sviluppo di artisti tra cui Natan Altman, Natalia Goncharova, Kazimir Malevich, Vasilij Kandinsky, Marc Chagall, Valentin Serov, Aleksandr Rodčenko e molti altri per testimoniare la straordinaria modernità dei movimenti culturali della Russia d’inizio Novecento: dal primitivismo al cubo-futurismo, fino al suprematismo e al costruttivismo, costruendo contemporaneamente un parallelo cronologico tra l’espressionismo figurativo e il puro astrattismo. L'obiettivo della mostra, come sostiene Evgenia Petrova, è “riportare all’attenzione non tanto della critica o degli addetti ai lavori, quanto del pubblico, artisti tipo Repin come anche Petrov-Vodkin o Kustodiev, rimasti un po’ nell’ombra a causa dell’enorme successo avuto da altri quali Chagall, Malevich o Kandinsky che pure sono presenti in mostra”.

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