Aiuti a editoria e fondo spettacolo: le misure per il sostegno alla cultura del Decreto Rilancio
Nel decreto Rilancio approvato dal Consiglio dei ministri sono diverse le misure che il Governo si appresta a mettere in campo per sostenere il settore cultura. Provvedimenti fortemente voluti dal ministro Dario Franceschini, titolare del MiBact, che nelle scorse settimane ha ascoltato i vari soggetti del comparto. Dal ristoro delle perdite per le istituzioni culturali, fino al Fondo emergenze imprese, passando per i nuovi criteri di ripartizione del FUS – Fondo Unico per lo Spettacolo e al rinnovo di Parma Capitale della Cultura anche nel 2021: ecco tutti i provvedimenti previsti dal decreto in esame agli articoli 185 e 186.
Decreto rilancio: tutte le misure a sostegno del settore cultura
Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri prevede, all'articolo 185 "Misure per il sostegno del settore cultura" prevede, tra gli interventi più significativi:
- Istituzione di un Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali, con una dotazione di 150 milioni di euro, destinato al sostegno delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria, nonché dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura non appartenenti allo Stato, alle Regioni e agli altri enti territoriali. Il Fondo è destinato altresì al ristoro delle perdite derivanti dall’annullamento di spettacoli, fiere, congressi e mostre.
- La quota del FUS – Fondo unico dello spettacolo destinata alle fondazioni lirico-sinfoniche per l’anno 2020 e per l’anno 2021 è ripartita sulla base della media delle percentuali stabilite per il triennio 2017-2019, in deroga ai criteri generali. (…) Per l’anno 2020, agli organismi finanziati a valere sul Fondo unico per lo spettacolo per il triennio 2018-2020, diversi dalle fondazioni lirico-sinfoniche, è erogato un anticipo del contributo pari all’80 per cento dell’importo riconosciuto per l’anno 2019.
- Al fine di assicurare il funzionamento dei musei e dei luoghi della cultura statali (…) afferenti al settore museale, tenuto conto delle minori mancate entrate da bigliettazione conseguenti all’adozione delle misure di contenimento del Covid-19, è autorizzata la spesa di 100 milioni di euro per l'anno 2020.
- Il titolo di capitale italiana della cultura conferito alla città di Parma per l’anno 2020 è riferito anche all’anno 2021. La procedura di selezione relativa al conferimento del titolo di «Capitale italiana della cultura» per l’anno 2021, in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto, si intende riferita all’anno 2022.
- Art Bonus. Il comma 9 dell'articolo 185 estende la misura del credito di imposta per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura anche ai complessi strumentali, alle società concertistiche e corali, ai circhi e agli spettacoli viaggianti.
- Il comma 10 autorizza la spesa di 10 milioni di euro per la realizzazione di una piattaforma digitale per la fruizione del patrimonio culturale e di spettacoli, anche mediante la partecipazione dell’Istituto nazionale di promozione.
All'articolo 186, "Fondo Cultura", il decreto approvato dal Consiglio dei ministri prevede tra gli interventi più significativi:
- È istituito (…) un fondo con una dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2020, finalizzato alla promozione di investimenti e altri interventi per la tutela, la fruizione, la valorizzazione e la digitalizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale. La dotazione del fondo può essere incrementata dall’apporto finanziario di soggetti privati.
- Il comma 2 prevede che la dotazione del fondo può essere incrementata dall’apporto finanziario di soggetti privati, comprese le persone giuridiche private.
- l’Istituto nazionale di promozione di cui all’articolo 1 può svolgere, anche tramite società partecipate, l'istruttoria e la gestione delle operazioni connesse alle iniziative di cui al comma 1, nonché le relative attività di assistenza e consulenza.
- Il comma 4 prevede che una quota delle risorse possono essere destinate al finanziamento di un fondo di garanzia per la concessione di contributi in conto interessi e di mutui per interventi di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale e che tale Fondo è gestito e amministrato a titolo gratuito dall'Istituto per il credito sportivo in gestione separata