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Ai Weiwei fa infuriare gli abitanti di New York: la sua nuova opera non s’ha da fare

Prevista per il prossimo 12 ottobre, l’inaugurazione della nuova installazione di Ai Weiwei a New York rischia di saltare. O almeno, sta facendo molto discutere in questi giorni: secondo gli abitanti disturberebbe le feste natalizie.
A cura di Federica D'Alfonso
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Ai Weiwei nel campo rifugiati di Idomeni, in Grecia, nel 2016
Ai Weiwei nel campo rifugiati di Idomeni, in Grecia, nel 2016

Il chiacchieratissimo artista cinese Ai Weiwei torna a far parlare di sé: stavolta l’artista noto in tutto il mondo per le sue battaglie per i diritti civili ha fatto infuriare gli abitanti di New York. Il prossimo 12 ottobre verrà infatti inaugurato il nuovo progetto site specific “Good Fences Make Good Neighbors”, che fino al mese di febbraio riempirà le strade della città con tantissime gabbie colorate: un modo per riflettere sul significato profondo delle barriere nella vita quotidiana. Ma alcuni cittadini non ci stanno.

Il progetto, contro ogni forma di divisione

Il nuovo progetto di Ai Wewei porterà, nel corso dei quattro mesi di esposizione, oltre 300 opere in tutta la città di New York: l’artista cinese innalzerà, nei punti più disparati della città, una serie di recinzioni e di muri con l’intento di far riflettere gli abitanti della Grande Mela sul ruolo profondamente influente che le barriere, di qualsiasi genere esse siano, hanno sulla nostra vita.

Un forte simbolo artistico contro qualsiasi tipo di barriera o divisione: questo il progetto di “Good Fences Make Good Neighbors”, significativo fin dal titolo. Ispirata alla poesia “Mending Wall” di Robert Frost, l’installazione di Ai Weiwei riprende esattamente lo stesso tipo di critica nei confronti di temi politici e sociali che, nella vita reale, si traducono sempre di più in volontà di divisione, separazione e in paura verso il prossimo.

Il sindaco Bill De Blasio si è espresso favorevolmente nei confronti del progetto, ricordando a tutti che New York è da moltissimo tempo un vero e proprio rifugio per milioni di persone che viaggiando cercano un futuro migliore. “Questo ampio progetto d'arte pubblica che esplora i temi della libertà e del potere dell'espressione è un simbolo perfetto e un promemoria per tutti noi, specialmente nell'attuale clima politico".

La rabbia dei residenti

Ma alcuni abitanti della Grande Mela non sembrano pensarla allo stesso modo: l'associazione Washington Square sta protestando contro l'installazione che dovrebbe essere collocata sotto l'arco costruito nel 1892 per celebrare i primi 100 anni dall'insediamento di George Washington. La gabbia comprometterebbe l’integrità del monumento e creerebbe problemi nell'accensione del tradizionale albero di Natale.

Sono stati tanti gli abitanti indignati che hanno ingaggiato una vera e propria lotta contro l’associazione promotrice del progetto, la Public Art Found che, secondo alcuni, non avrebbe avvertito per tempo gli abitanti delle proprie intenzioni. Come andrà a finire? Di certo, viene da chiedersi se la “paura” generata dai confini di cui parla Ai Weiwei non abbia preso improvvisamente proprio gli abitanti di New York.

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