Agli Uffizi è polemica sul «Vasariano»: “gli autoritratti devono essere rimossi”
Il corridoio, capolavoro del Vasari, che ha incantato migliaia di visitatori, è oggi in fase di rinnovamento, alcune opere che costituiscono l'iter artistico, dovranno essere rimosse per ragioni di sicurezza. A renderlo n percorso unico per gli amanti dell'arte, è proprio la commistione fra la singolare struttura archittetonica in sopraelevata e la stupefacente collezione di seicento autoritratti realizzati dai maestri del colore.
Le opere illustrano secoli di storia dell'arte, collocate in sequenza cronologica, da Baccio Bandinelli, Andrea del Sarto al Vasari, da Rubens, Velasquez, Giordano fino a Rembrandt. Oggi optare per la sicurezza o con la rimozione dei capolavori o con visite limitatissime crea non pochi malumori nel mondo dell'arte.
La bellezza architettonica del corridoio con la sconfinata collezione di capolavori garantisce ai visitatori una delle esperienze più suggestive della Firenze artistica. La bozza di un nuovo progetto cambierebbe il destino del "vasariano", che fungerebbe da ponte abituale per i visitatori, fra la Galleria degli Uffizi e il Palazzo Pitti. Così si è sollevato maggiormente il problema della sicurezza delle opere.
Il tedesco Eike Schmidt, direttore degli Uffizi ha dichiarato che dovranno essere spostati in un’altra locazione, sempre all’interno della Galleria, ma non più nel Vasariano, che purtroppo perderebbe la sua primaria connotazione: quella del "corridoio degli autoritratti". Il direttore ha specificato che per lasciare invariata la collocazione dei dipinti per ogni dieci metri di corridoio dovrebbe essere impiegato un custode, a garanzia di sicurezza delle seicento opere, creando un ingorgo spiacevole ai visitatori. Un team di architetti è a lavoro per trovare la soluzione più ottimale, qual che è certo è che la struttura cambierà destinazione, la decisione sta sollevando importanti discussioni e polemiche.