Addio Kampah, lo street artist Flavio Campagna è morto a 59 anni per Covid
È morto Flavio Campagna, detto Kampah. Lo street artist le cui opere sono apprezzate a livello internazionale si è spento a 59 anni. Si trovava nel reparto di terapia intensiva presso l'ospedale Maggiore di Parma, dove stava lottando contro il Covid. Sui social provava a sdrammatizzare: "All'inferno ci vado in camicia hawaiana". L'annuncio della morte è stato dato dal fratello Gino. In queste ore, in tanti gli stanno rendendo omaggio sulla sua pagina Facebook.
L'annuncio della morte di Kampah, Flavio Campagna
Flavio Campagna aveva documentato sui social la sua permanenza in ospedale. In queste ore è arrivata la brutta notizia. Il fratello Gino, in un post pubblicato su Facebook, ha fatto sapere che purtroppo Kampah ha perso la sua battaglia contro il Covid:
"Questo maledetto virus è riuscito a distruggergli i polmoni velocemente, con efficienza. È un fatto assurdo, duro da digerire e comprendere. Una sola cosa mi consola. Kampah è molto più della carne e ossa morte oggi. Kampah è un'idea, un sogno sognato e realizzato. Kampah è un'avventura che non ti aspettavi, una sfida vinta e una da affrontare. Kampah è un concetto, un ideale e come tale non muore ma vive nelle persone che, come noi, l'hanno conosciuto".
Il genio di Kampah e la sua brillante carriera
Flavio Campagna si era diplomato all'istituto statale d’Arte Paolo Toschi di Parma, specializzandosi poi in Grafica pubblicitaria. A soli 28 anni, si era già fatto un nome a Los Angeles. Pioniere della motion graphics televisiva, con il suo talento e il suo stile unico, ha influenzato e ispirato numerosi professionisti, tra registi e designer. Le sue opere sono state esposte nelle gallerie di maggior rilievo. La sua street art impreziosisce l'Italia, Cuba e gli Stati Uniti. A Trapani aveva realizzato un murales dedicato al Maestro Franco Battiato. Ha collaborato con alcune delle realtà italiane e internazionali più importanti. Il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, lo ha ricordato commosso:
"Il virus maledetto ci ha portato via Flavio Kampah Campagna, uomo, padre, artista, genio. Quanti progetti di cui abbiamo parlato, forse troppi per farli tutti, ma tu eri così, Flavio: esuberante come sempre, un vulcano di idee e di vita. Ricordo con piacere, e ora con tenerezza, i nostri brindisi, i tuoi quadri bellissimi, alcuni sono doni preziosi di cui vado orgoglioso e fiero, la tua arte, il tuo essere così energico e anticipatore dei tempi. "Non c'è la vita, non c'è la morte", hai detto a tutti noi, ai tuoi familiari, alla nostra comunità, forse per tranquillizzarci, forse per non scoraggiarci, sicuramente per dirci di andare avanti e di continuare a camminare. E noi faremo così, seguiremo il tuo esempio e continueremo a camminare avanti, a lottare, a vivere e a credere sempre che le persone che ci lasciano siano in un qualche modo vicine a noi, proprio perché come dici tu "Non c'è la vita, non c'è la morte". Ci mancherai davvero, Flavio. Di te ci mancherà tutto. Ti voglio ricordare così, col tuo sorriso e la voglia di vivere. Ti voglio ricordare sorridente. Da parte di tutta la comunità parmigiana, un tenero abbraccio alla figlia, alla madre, al fratello e a tutta la famiglia. Ciao grande artista".