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Addio alla scrittrice Harper Lee. Quale futuro editoriale per i suoi romanzi?

Harper Lee si è spenta questa mattina, all’età di 89 anni, in Alabama. Era malata da tempo, ma nell’ultimo anno era tornata sulle prime pagine dei quotidiani per l’uscita inattesa del sequel de “Il buio oltre la siepe”: “Va’, metti una sentinella”, uno dei casi editoriali più interessanti e controversi degli ultimi anni. La scrittrice si è spenta questa mattina, e oltre all’intenso ricordo per il romanzo Premio Pulitzer, tanti sono anche i dubbi circa il destino editoriale della sua opera.
A cura di Federica D'Alfonso
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La scrittrice americana Harper Lee si è spenta questa mattina, all'età di 89 anni, a Monroeville, in Alabama. In quella stessa Alabama in guerra per i diritti civili che aveva raccontato nel suo romanzo più famoso, "Il buio oltre la siepe", che nel 1961 le aveva guadagnato il premio Pulitzer. Era malata da tempo, ma nell'ultimo anno era tornata sulle prime pagine dei quotidiani per l'uscita, inattesa e controversa, del sequel del suo lavoro più famoso: lo scorso 19 novembre era uscito in Italia con il titolo di "Va', metti una sentinella", e aveva suscitato dubbi e incertezze circa l'effettivo consenso della scrittrice circa la sua pubblicazione.

Nata nel 1926 in Alabama, ebbe come caro amico d'infanzia lo scrittore Truman Capote: "lei era una sorta di angelo protettore per lui", racconta Charles Ray Skinner nel libro di Greg Neri "True and Nelle", che ripercorre l'intensa amicizia dei due intellettuali, divenuti in poco tempo icone della letteratura mondiale. Harper Lee lavorò anche come assistente di Capote durante un'inchiesta che questo stava svolgendo su un omicidio avvenuto in una piccola comunità del Kansas. Da quest'esperienza, densa di incontri popolari, Harper Lee probabilmente iniziò a maturare i primi ritratti di quei personaggi che diverranno i protagonisti del suo romanzo.

Nel 1960 arriva il successo letterario, con la pubblicazione di "To Kill a Mockingbird": tradotto in Italia con un più semplice "Il buio oltre la siepe", in inglese "to kill a mockingbird" denunciava l'assurdità della violenza razziale con una metafora profondamente evocativa. Due fratelli orfani di madre, Jean Louise e Jem, vivono in un piccolo paesino dell'Alabama, Maycomb. Il padre, un avvocato antirazzista, si trova a dover difendere Tom, un afroamericano ingiustamente accusato di stupro: "uccidere un usignolo" è di per sé una cosa sciocca, insensata e sintomo di una violenza fine a se stessa, visto che l'usignolo è un uccello innocuo, che si ciba semplicemente di insetti, non danneggia i campi ed emette un canto bellissimo. Una metafora forte, importante in quegli anni, attraverso la quale raccontare l'ingiustizia della condanna di Tom Robinson e con essa, la dura repressione nei confronti degli afroamericani.

Il libro diviene fin da subito il manifesto del movimento per i diritti civili: tradotto in dieci lingue, ha venduto più di 40 milioni di copie. Dal romanzo, che valse alla Lee il premio Pulitzer nel '61, fu tratto nel 1962 l'omonimo film diretto da Robert Mulligan, con Gregory Peck nel ruolo dell'avvocato Atticus Finch, premiato con 3 Oscar.

Il 5 novembre 2007 Harper Lee era stata premiata con la più alta onorificenza civile statunitense, la Medaglia presidenziale della libertà, per il romanzo che, secondo la motivazione del premio:

Ha influenzato il carattere del nostro Paese in meglio. È stato un dono per il mondo intero. Come modello di buona scrittura e sensibilità umana questo libro verrà letto e studiato per sempre.

Il 14 luglio 2015 il mondo editoriale staunitense è stato travolto dall'uragano Harper Lee per la seconda volta, dopo più di 50 anni: il romanzo è balzato in pochissimo tempo in cima alle classifiche, e lo scorso novembre è stato pubblicato in Italia con il titolo, tradotto alla lettera, di "Va', metti una sentinella". Da tempo la scrittrice viveva in una casa di riposo e in molti avevano insinuato che la pubblicazione del suo ultimo romanzo, a distanza di 50 anni, non fosse stata una sua decisione: secondo alcuni quotidiani locali la donna non avrebbe avuto le facoltà mentali per prendere una decisione sulla sua carriere letteraria.

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Chi conosceva bene Lee ha raccontato che era ormai quasi cieca e quasi sorda: che aveva giurato di non voler più pubblicare nulla ma allo stesso tempo che avrebbe firmato qualsiasi cosa gli fosse stata proposta da qualcuno di caro.

La sorella di Harper, Alice, che era stata il suo avvocato fino al 2011 e che si occupava di tutelare la scrittrice, è deceduta nel 2014. Gli affari legali di Harper Lee, comprese le decisioni sui diritti dei romanzi, erano stati delegati a Tonja Carter, una delle promotrici della pubblicazione del manoscritto di "Va', metti una sentinella". Una pubblicazione controversa, quella del sequel de "Il buio oltre la siepe", che senza dubbio dopo la morte della scrittrice, non mancherà di destare ancora più dubbi ed incertezze circa il destino dei diritti del libro.

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