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Addio a Pia Pera, la scrittrice dei giardini

Se ne è andata dopo una lunga malattia. Nei giorni scorsi aveva vinto il Premio Nazionale Rapallo con il suo “Al giardino ancora non l’ho detto”, ultimo atto d’amore verso la natura.
A cura di Redazione Cultura
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Pia Pera
Pia Pera

Se ne è andata due giorni fa, a 60 anni, dopo una malattia che l'aveva a poco a poco ridotta al silenzio. Pia Pera aveva fatto del giardino e del colloquio con gli elementi della natura i pilastri della sua esistenza e della sua scrittura. Giardiniera, oltre che scrittrice, negli anni aveva trasformato il tratto di campagna toscana dove risiedeva da molti anni, un luogo estremamente suggestivo per chiunque l'andasse a trovare. da 15 anni, un angolo di incredibile fascino. Il suo ultimo romanzo, edito da Ponte alle grazie, "Al giardino ancora non l'ho detto", si è aggiudicato il riconoscimento speciale del Premio Nazionale Rapallo.

Prima di ammalarsi, è stata professore di letteratura russa all’Università di Trento. Ha tenuto conferenze e seminari in varie università, corsi di scrittura creativa. Ha collaborato a varie testate giornalistiche e radiofoniche tra cui l’Espresso, Diario, The Times LiterarySupplement, Il Sole24Ore. Ha scritto libri di narrativa, “La bellezza del’asino” (Marsilio, 1992) e “Diario di Lo” (Marsilio, 1995), entrambi tradotti in tedesco e in altre lingue straniere. Ha curato e tradotto alcuni classici della letteratura russa tra cui “La vita dell’arciprete Avvakum” (Adelphi, 1986), “Evgenij Onegin” di Puskin (Marsilio, 1995), “Un eroe del nostro tempo” di Lermontov (Frassinelli, 1996).

La sua prima passione, però, restava il giardino. E infatti nel 2003, sempre per Ponte alle Grazie, diede alle stampe “L’orto di un perdigiorno. Confessioni di un apprendista ortolano”, vincitore del premio Grinzane Cavour. Prima della sua ultima opera, nel 2015, aveva pubblicato “Contro il giardino. Il giardino che vorrei”. Fino all'ultimo atto, quest'anno, in cui ha misurato il rapporto tra il suo corpo via via piagato dalla malattia e la natura che amava così tanto. Addio Pia, scrittrice dei giardini.

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