Addio a Michel Tournier, lo scrittore che aveva reinventato Robinson Crusoe
È morto a 91 anni lo scrittore francese Michel Tournier. Dal 1957 viveva in un piccolo villagio nella Vallée de Chevreuse, a sud ovest di Parigi, lontano dai riflettori. "Era un autore immenso, un narratore senza pari", ha ricordato il primo ministro francese Manuel Valls. Più volte proposto come candidato al Nobel per la letteratura, Tournier ha lavorato come giornalista culturale a Radio France e nei quotidiani "Le Monde" e "Le Figaro". L'esordio letterario arriva tardi, a 47 anni, con il romanzo "Venerdì o il limbo del Pacifico", opera che lo consacrerà come uno dei più influenti e conosciuti narratori del Novecento. È stato l'unico scrittore francese a vincere il Premio Goncourt, ed è arrivato al pubblico di tutte le età, scrivendo anche racconti e romanzi per ragazzi. Il cordoglio per la sua scomparsa è arrivato anche dall'Eliseo: "Aveva un talento immenso".
Nato a Parigi il 19 dicembre 1924, Michel Turnier era stato compagno di scuola di Roger Nimier, il futuro ispiratore del movimento letterario degli Ussari, opposto ideologicamente all'esistenzialismo di stampo sartreano. Cattolico, fin dai primi studi Tournier rimane profondamente influenzato dalla cultura e dalla musica tedesche, che sempre accompagneranno il suo pensiero anche negli anni più maturi. Studia alla Sorbona e all'Università di Tubinga, coltivando il sogno di una cattedra in filosofia.
Ma è grazie alla letteratura che Michel Tournier diventa una delle voci più popolari del Novecento: nel suo primo romanzo "Venerdì o il limbo del Pacifico" (tradotto in Italia da Einaudi) e pubblicato nel 1967, Tournier rivisita in modo magistrale la trama del "Robinson Crusoe" di Daniel Defoe, ottenendo in questo modo il "Grand prix du roman de l'Académie française". La versione semplificata del romanzo, "Venerdì o la vita selvaggia", ha venduto 7 milioni di copie ed è stata tradotta in 40 lingue, diventando un classico per ragazzi letto ancora oggi in tutte le scuole.
ll Crusoe di Tournier è un uomo puritano di formazione quacchera. A seguito di un forte temporale la "Virginia", la nave su cui viaggiava, viene scagliata contro gli scogli di una piccola isola al largo del Cile; nessuno, a parte Robinson, sopravvive al naufragio. Il personaggio immaginato da Turnier in un certo senso completa quello di Defoe, trasformandolo in un uomo più maturo, capace vivere la propria sopravvivenza anche da un punto di vista spirituale.
Nel 1970 vince il Premio Goncourt per la sua opera "Re degli ontani": fu l'unico scrittore francese nella storia ad ottenere il prestigioso riconoscimento. Nel 1993 riceve la medaglia Goethe nel 1997 una laurea Honoris Causa dall'Università di Londra.