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Addio a John Ashbery, uno dei più grandi poeti del XX secolo

Si è spento a 90 anni uno dei più grandi poeti contemporanei. A darne l’annuncio dalla casa di Hudson, nello stato di New York, il marito David Kermani.
A cura di Redazione Cultura
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Addio a uno dei più importanti poeti del mondo. John Ashbery, genio della poesia, è morto a 90 anni  nella sua casa si Hudson, stato di New York, per cause naturali. A dare l'annuncio della morte di Ashbery è stato il marito, David Kermani. Una carriera da poeta culminata, negli ultimi anni, con i grandi riconoscimenti. L'apice del successo, invece, lo ottenne a metà degli anni Settanta. Nel 1976 con "Autoritratto di uno specchio convesso" aveva vinto tre riconoscimenti: il Premio Pulitzer, il National Book Award e il premio del National Book Critics Circle. I suoi libri sono stati fonte di riferimento per diverse generazioni di nuovi poeti e scrittori.

John Ashbery è stato il primo poeta vivente a ricevere l'onore di veder pubblicato un volume dedicato esclusivamente al suo lavoro nella "Library of America". Oltre all'attività di poeta, era anche un traduttore e un critico di prestigio, avendo aveva collaborato come critico d'arte per il "The New York Herald-Tribune" e per "Newsweek".

A lungo, in passato, era stato candidato al Nobel per la Letteratura che, tuttavia, non ha mai vinto anche se lo avrebbe meritato. Ha riflettuto, e molto, sui possibili usi della poesia nella vita quotidiana delle persone, riuscendo a individuare posizioni anticonformiste e allo stesso tempo mai ciniche. Famosa una sua citazione:

Esiste la possibilità che la poesia migliori la nostra vita. Penso che la gente confonda tale possibilità con l'esercito della salvezza.

Nella sua lunga e ricca esistenza, ha vissuto diverso tempo in Francia, dove aveva formato lo spirito e il carattere della sua poesia, visionaria, che lui stesso definiva "visionaria". Il suo ultimo volume tradotto in italiano è stato pubblicato di recente, si tratta di un'antologia della sua opera poetica dal titolo "Un mondo che non può essere migliore", in cui l'autore nato nel 1927 rende conto al pubblico di oltre venti raccolte di poesie pubblicate lungo la sua carriera, con le quali ha vinto importanti premi in America.

La scelta dei testi di questa antologia, con l'introduzione di Joseph Harrison, è stata effettuata in collaborazione con l'autore.

Unanime il cordoglio nel mondo letterario e non solo sui social e sui media di tutto il mondo. In Italia, tra i primi a commentare la notizia, lo scrittore pugliese vincitore del Premio Strega 2015 e direttore del Salone del Libro di Torino, Nicola Lagioia con un post su Facebook in cui cita alcuni suoi versi in "dolce" ricordo:

le anime delle cose sono chiuse
come una biblioteca la domenica.

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