Addio a Jean-Claude Lattès, scrittore ed editore di ‘Un sacchetto di biglie’
Addio all'età di 76 anni a Jean-Claude Lattès, scrittore ed editore francese, fondatore della casa editrice che porta il suo cognome e artefice di diversi successi internazionali, dal primo libro sulla contestazione studentesca del maggio ’68 a "Un sacchetto di biglie", romanzo di esordio dello scrittore francese Joseph Joffo, autobiografia di un ebreo che racconta la propria infanzia e le persecuzioni subite nella Francia occupata dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Jean-Claude Lattès è morto sabato scorso all’età di 76 anni a Parigi. Non sono note al momento le cause della morte.
Nel 1991 lasciò le cariche operative nella Lattes per trasferirsi in Provenza e dedicarsi alla scrittura di romanzi storici. Dopo aver iniziato la carriera come giornalista, nel 1965 Lattès entra alle edizioni Robert Laffont. Nel 1968 Jean-Claude Lattès con Jacques Lanzmann fonda Les Editions Spéciales, esordendo quell’anno con "Ce n’est qu’un début" dello scrittore e cineasta Philippe Labro, dedicato agli avvenimenti del maggio ’68 a Parigi, volume libro tradotto in tredici lingue, in italiano da Giovanni Raboni con il titolo "Bilancio di maggio" (Mondadori).
Nel 1971 Les Editions Spéciales furono ribattezzate Editions Jean-Claude Lattès, riscuotendo nuovamente successo con la pubbliacazione di tutti i romanzi della serie di Tarzan dello scrittore americano Edgar Rice Burroughs. Nel 1973 pubblicò "Un sacchetto di biglie" , esordio letterario di Joseph Joffo, autobiografia di un ebreo che racconta la propria infanzia e le persecuzioni subite nella Francia occupata dai tedeschi duante la seconda guerra mondiale, da cui è stato tratto il film attualmente al cinema in Italia.