Addio a Ellsworth Kelly, il genio dell’astrattismo statunitense
Si è spento all'età di 92 anni nella sua casa di Spencertown, a nord di New York, il pittore e scultore Ellsworth Kelly. La notizia è stata data dal fotografo Jack Shear, compagno da 30 anni dell'artista, che ha spiegato che la morte è avvenuta per cause naturali. Kelly fu tra i primi esponenti della corrente artistica dell'Espressionismo astratto, il primo in assoluto ad usare le tele con forme sagomate e non regolari e a portare le influenze europee di Matisse e Picasso negli Stati Uniti: una vita spesa per l'arte, tanto da ricevere nel 2013 la Medaglia delle Arti dal presidente Obama, uno dei più importanti riconoscimenti accademici del mondo. Numerosi e commossi sono stati i ricordi degli amici e dei colleghi sui social.
Kelly era nato nel 1923 nello stato di New York, e fin da ragazzino il suo carattere lo aveva portato a passare molto tempo in solitudine. Appassionato di "bird watchingh", inizia a studiare le forme e i colori, e coltiva da subito la sua passione per l'arte. Anche dopo la chiamata alle armi, nel 1943, Kelly non la abbandona: riesce a farsi assegnare al dipartimento artistico, con il compito di insegnare alle truppe l'arte del mimetismo e gli altri stratagemmi visivi per ingannare il nemico nelle azioni di guerra.
Ellswoth Kelly è stato uno dei più importanti artisti della cosiddetta "Hard edge painting", la pittura a contrasti netti, che molto deve alla corrente minimalista: quella di Kelly risulta essere un'arte contraddistinta dalla presenza di forme geometriche semplici, lineari e spesso taglienti, con contrasti cromatici particolarmente forti creati con colori vividi e uniformi. Negli anni Sessanta infatti, quando Kelly si ritrovò a collaborare con altri grandi artisti come Robert Indiana, Agnes Martin e James Rosenquista, la realtà subisce gradualmente un processo di riduzione, fino ad arrivare, nell'arte, all'antiespressività, all'impersonalità, e talvolta alla freddezza emozionale, caratterizzandosi tramite l'enfasi sull'oggettualità e fisicità dell'opera e la riduzione delle forme a strutture elementari geometriche.
La svolta avviene con il suo trasferimento a Parigi dopo la guerra: qui frequenta l'École nationale supérieure des Beaux-Arts e organizza la sua prima mostra, alla galleria Arnaud Lefebvre, nel 1951. Nella capitale francese conosce personalità come Jean Arp, Constantin Brancusi, Alexander Calder e Joan Miró, i quali influenzeranno il suo stile negli anni a venire. Tornato negli Stati Uniti il soggiorno europeo risulta essere stato decisivo per la sua espressività, che risente molto anche di modelli come Pablo Picasso, Henri Matisse e l'arte bizantina. Lui stesso in un'intervista dirà: "da giovane amavo Kandinsky, volevo fare qualcosa di diverso".
Molti gli esponenti della cultura americana che hanno voluto ricordare Ellsworth Kelly sui social. Simon Schama, uno dei più importanti saggisti e storici dell’arte britannici, professore presso la Columbia University, ha usato parole commosse verso l'amico e l'artista scomparso: