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Addio a Edward Albee, il suo teatro sconvolse Broadway

Ieri è morto Edward Albee, fra i più grandi drammaturghi del ‘900. La sua pièce “Chi ha paura di Virginia Woolf” smascherò il lato oscuro della borghesia americana.
A cura di Silvia Buffo
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Un ritratto di Edward Albee del 1972.
Un ritratto di Edward Albee del 1972.

È morto Edward Albee, colto nel sonno, all'età di 88 anni. Si trovava a Montauk, a Long Island, dove ancora una volta si era ritirato per scrivere. Sarà sempre ricordato come uno dei più importanti drammaturghi americani del secolo scorso, così sensibile e vicino alla nostra cultura europea. Più di trenta i testi prodotti nella sua lunga carriera iniziata nel '58, con quello che è considerato un capolavoro come "Zoo di vetro" che non ebbe produzione immediata in America e debuttò a Berlino con successo, ma poi fu destinato a trionfare anche nell'Off-Broadway.

"Chi ha paura di Virginia Woolf" e gli altri capolavori teatrali

Le sue storie hanno appassionato generazioni intere con personaggi così tipicamente umani, inquieti e irrisolti. Le sue opere sono diventate dei veri e propri cult, oltre "Zoo di vetro", senza dubbio memorabili "Sogno americano" e il famosissimo "Chi ha paura di Virginia Woolf", pièce ricordata per aver sconvolto l'America poiché smascherava il lato oscuro dei sentimenti coniugali all'interno di una coppia borghese, mettendo così a nudo l'America Wasp con i suoi personaggi dal linguaggio volgare e in preda all'alcol. In Italia il dramma fu rappresentato nel 1963 da Franco Zeffirelli, ma il successo mondiale della pièce fu nel 1966 quando uscì il bellissimo film di Mike Nichols con Richard Burton ed Elizabeth Taylor nei ruoli dei protagonisti. Nel 1962, anno in cui Albee mise in scena l'opera, un'ondata di verità conquistò il pubblico, eppure non vinse il meritato premio Pulitzer, che per ben tre volte gli fu conferito in seguito con "A delicate balance" nel '67, "Seascape" nel '75  ed ancora "Three tall women" del '94, opera in cui tre figure femminili orbitano ad un figlio maschio omosessuale e forse qui c'è una buona dose di autobiografia. Albee e il teatro sono un tutt'uno per tutta la vita. Il suo ultimo lavoro, dal successo enorme, risale al 2007 "Me, Myself and I", magistrale dramma sull'identità, che vede protagonisti due fratelli gemelli e la loro madre. La sua opera teatrale e la sua profondità restano incommensurabili.

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