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A Roma MOTUS con lo spettacolo “Panorama”: siamo tutti nomadi perché umani

Un inno al valore della libertà di viaggiare: è “Panorama” il nuovo spettacolo dei MOTUS al Teatro Vascello di Roma dal 31 ottobre al 3 novembre. Lo spettacolo, attraverso l’utilizzo delle immagini, indaga il fenomeno del nomadismo, qualcosa di inseparabile dalla natura umana e un diritto innegabile.
A cura di Laura Ghiandoni
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Noi esseri umani abbiamo bisogno di sentirci liberi di viaggiare, il nomadismo è una proprietà dell'esistere, un diritto innegabile. Su questi valori si basa il nuovo spettacolo dei MOTUS intitolato "Panorama" che si svolge nell'ambito del Romaeuropa Festival nella capitale. Dal 31 ottobre al 3 novembre al Teatro Vascello di Roma, lo spettacolo intende essere un’indagine sull’identità fluida, nomade, migrante inscindibile all'essere umano. La compagnia teatrale di Enrico Casagrande e Daniela Nicolò ha realizzato lo spettacolo in collaborazione del Great Jones Repertory Company de La MaMa, il mitico teatro dell’East Village newyorkese. La compagnia è ancora oggi del tutto viva, in azione e raccoglie performer di tre diverse generazioni oltreché di molteplici nazioni.

Nello spettacolo è utilizzato un elaborato dispositivo visuale sviluppato al Seoul Institute of the Arts, , mezzo, quello visuale video, con cui si riconosce la compagnia: “Il video come strumento scenico e il linguaggio cinematografico adottato nella composizione drammaturgica sono la nostra cifra stilistica" spiegano gli artisti: "In Panorama il video è stato utilizzato come dispositivo per le interviste agli attori, che assumevano la forma di un vero e proprio provino. Le strutture tecniche e i collaboratori ci hanno permesso di trovare una soluzione per mescolare il materiale delle interviste con i linguaggi del comics o del collage d’immagini e oggetti. Ampi spazi, numerose sale teatrali, equipaggiate dei più raffinati sistemi video e informatici: un paradiso!”. A proposito del tema sviluppato che è perfettamente centrato con il ‘mood' della compagnia perfettamente internazionale e multietnica aggiungono: “Il termine ‘migrante’ è oggi al centro di dispute diffamatorie a opera di forze politiche xenofobe, che tentano di ridurre l’umano desiderio di intraprendere nuove avventure esistenziali e il diritto di ognuno allo spostamento, a questioni puramente economiche e di difesa del proprio squallido orticello. Dall’altra parte Panorama mira a superare le distinzioni fra le varie forme di ‘migrazione’: tra rifugiati politici ed economici. Il movimento deve essere possibile per tutti, sia come fuga da situazioni politiche o climatiche tragiche, sia come puro desiderio di scoprire un altrove”.

Poi riferendosi alla fondatrice del teatro newyorkese, scomparsa nel 2011,: "Ellen (Stewart) è un simbolo importante d’integrazione, da afroamericana a Manhattan è riuscita a realizzare il suo teatro senza confini e a spostarsi in tutto il mondo”.

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