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A rischio chiusura “La Fenice”, il rifugio per randagi di Ponticelli [REPORTAGE]

Il Comune di Napoli revoca il comodato d’uso del terreno di Ponticelli, mettendo a rischio il lavoro del rifugio che da anni si occupa dei randagi della città.
A cura di Daniela Caruso
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Il rifugio La Fenice

Non tutti gli animali hanno la fortuna di avere padroni che si prendono cura di loro. In tanti, infatti, vivono per strada senza cibo né assistenza, abbandonati al proprio destino. A Ponticelli, però, esiste un posto in cui i nostri amici a quattro zampe sono accuditi da volontari che hanno a cuore il loro bene. Il rifugio “La Fenice” si occupa, da oltre dieci anni, di cani malati, anziani, disabili e di cuccioli che hanno avuto esperienze di vita difficili e infelici. La struttura, ubicata in Via Virginia Woolf, nel quartiere Ponticelli, nella periferia est di Napoli, è gestita dall’Associazione A.D.L.A Onlus (Associazione Difesa e Libertà degli Animali): le spese necessarie per la cura dei cagnolini, che comprendono le medicine, gli alimenti e l’eventuale adozione, sono gestite grazie a un meccanismo di autofinanziamento della stessa associazione.

Il Comune di Napoli sfratta il rifugio “La Fenice”: il terreno sul quale è stato costruito il ricovero, grazie all’azione di Carmela Vitale, presidente dell’associazione A.D.L.A Onlus che da anni si occupa di salvare i cani abbandonati nei posti più degradati del capoluogo campano, fu assegnato, al tempo, dall’amministrazione comunale in comodato d’uso, la stessa che ora intende sfrattare sia i cuccioli sia l’intera struttura. Grazie ai sacrifici di Melina e dei volontari, il rifugio ora ospita 180 cani che saranno abbandonati alla strada, non appena lo sfratto diventerà esecutivo. “La Fenice” potrebbe continuare la propria attività di volontariato, facendo migrare l’intero rifugio in un bosco, individuato dal Comune. Questo “passaggio” non è per nulla semplice: il terreno, infatti, andrebbe disboscato e bonificato. Il tutto, però, graverebbe sulle casse dell’associazione. L’occupazione di questo pezzo di terra, inoltre, prevede dei costi di affitto che, al momento, non sono stati ancora comunicati.

Le strutture non possono essere trasportate altrove: non è possibile spostare i box, la quarantena per i cuccioli, l’infermeria, la rete fognaria e l’impianto elettrico su un altro terreno. Ricostruire tutto richiederebbe uno sforzo economico che né l’associazione né i volontari possono permettersi. La domanda che ci si pone è la seguente: se il rifugio sarà chiuso definitivamente, che fine faranno gli ospiti? L'associazione ha chiesto l’aiuto di diversi enti pubblici, tra i quali ci sono l’Ufficio Animali, le Forze dell’Ordine e l’ASL.

L’Azienda Sanitaria Locale, però, ha predisposto il blocco degli ingressi nel rifugio, nonché l’accelerazione delle procedure di sgombero de “La Fenice”. Come ci spiega Sonia Scotto, volontaria del rifugio,

Attualmente siamo sotto sfratto, perché non ci hanno concesso la proroga e, in più, l'ASL ci ha dato il blocco degli ingressi dei cani, quindi abbiamo il blocco della banca dati regionale e non possiamo più microchippare i cani a nome dell'associazione e, di conseguenza, se dovessimo trovare un cane ferito per strada o se dovessero esserci delle persone che lasciano cucciolate fuori al rifugio non possiamo accoglierli più all'interno.

L'A.D.L.A gestisce il rifugio "La Fenice", offrendo assistenza e affetto a centinaia di cani, non usufruendo di sovvenzioni da parte del Comune di Napoli. Gli animali vengono salvati da situazioni difficili, da abbandoni, da maltrattamenti e combattimenti. I servizi offerti dall'associazione comprendono sterilizzazioni, attività sanitaria e di sostentamento in strada, adozioni, nonché un'attività di sensibilizzazione rivolta ai cittadini e agli alunni delle scuole primarie del territorio, che mira a diffondere la cultura del rispetto e della tolleranza verso tutti gli animali. Possiamo supportare il lavoro dei volontari del rifugio con le seguenti metodologie:

  • Versamento su Conto Corrente BancoPosta IBAN IT22P0760103400000040785800;
  • Versamento su PostePay n° 4023 6006 2297 5060 intestato al Presidente dell'Ass.ne, codice fiscale: VTLCML53L49F839B;
  • Devolvendo il 5×1000 (codice fiscale 95013840632)
  • Adottando a distanza un ospite, richiedendo il modulo alla mail rifugiolafenice@hotmail.it
  • Diventando socio richiedendo il modulo alla mail rifugiolafenice@hotmail.it.

Si può offrire anche aiuto, offendo al rifugio:

  • Scatolette, crocchette e cibo medicato;
  • Farmaci;
  • Giornali, cartoni e coperte;
  • Cuccette, brandine e ciotole;
  • Scope, detersivo e rotoloni di carta.

Per informazioni e adozioni, è possibile rivolgersi a Sonia Scotto al numero 333-20-92-298. Inoltre, possiamo collegarci al sito del ricovero www.rifugiolafenice.altervista.org e alla pagina Facebook ad esso dedicato.

 

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