A Radio Vaticana il primo notiziario in latino: la lingua della Chiesa risorge
Se l'inglese è la lingua dell'i-tech (con il cinese che le sta sempre col fiato sul collo), possiamo dire con certezza che quella della Chiesa è infinitamente più vecchia. L'hanno data per spacciata più di una volta, tirandola per le gambe e accusandola di ogni nefandezza, eppure lei è una di quelle mamme testarde che faticano a farsi da parte. Così non stupisce che Radio Vaticana abbia deciso di mandare in onda il primo notiziario radiofonico in latino per rivolgersi a tutti quei credenti che ancora recitano il rosario usando le espressioni standard e si rivolgono al Signore intonando il "Te Deum". Da sabato prossimo, 8 giugno, alle 12:32, "Hebdomada Papae, notitiae vaticanae latine redditae" – La settimana del Papa, notiziario vaticano in lingua latina – aggiornerà i fedeli sugli appuntamenti del Santo Padre e sulle ultime notizie che provengono dal Vaticano e dal mondo.
Il primo notiziario radiofonico in latino
Il nuovo spazio settimanale interamente in latino, "Hebdomada Papae, notitiae vaticanae latine redditae", occuperà 5 minuti e diffonderà le ultime news come qualsiasi altra emittente radiofonica al mondo. L'unica differenza sarà appunto quella di usare una lingua definita più volta "morta", ma lo è davvero se viene usata pubblicamente? Per dare risposta a questa domanda attendiamo gli indici d'ascolto, intanto quel che è certo è che con un po' di spolvero "rosa-rosae" è pronta a tornare in pista, soprattutto se si tratta di intonare canti al Signore. E se la lingua è quella antica, i media sono nuovissimi: il programma sarà diffuso anche in podcast sul portale Vatican News. Che tra i due litiganti dell'i-tech possa inserirsi anche un terzo? Se a fare da sponsor è l'Angelus di Papa Francesco ne vedremo delle belle.