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A Palazzo Strozzi di Firenze c’è “Marina Abramović. The Cleaner”

A Palazzo Strozzi di Firenze ha aperto i battenti lo scorso 21 settembre la mostra “Marina Abramović. The Cleaner” una retrospettiva dedicata alla “sacerdotessa della performing art. È di ieri la notizia dell’aggressione all’artista serba-statunitense all’esterno del palazzo da parte di un sedicente artista.
A cura di Redazione Cultura
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A Palazzo Strozzi di Firenze ha aperto lo scorso 21 settembre i battenti la mostra "Marina Abramović. The Cleaner" una retrospettiva dedicata all'artista definita unanimemente la "sacerdotessa della performing art". È di ieri la notizia dell'aggressione all'artista serba-statunitense proprio all'esterno del palazzo dove si tiene la mostra da parte di un sedicente artista. A Palazzo Strozzi Marina Abramović, una delle personalità più conosciute, controverse e influenti dell’arte contemporanea, la “matriarca” della performing art, ha dato visibilità nel corso degli anni a una forma d’arte che è nel “qui e ora”, avvalendosi delle energie che si creano tra le persone, piuttosto che di oggetti: per la sua indagine artistica sono comunque fondamentali palcoscenici, colori, simboli.

Il catalogo di "The Cleaner", edito da Marsilio per la sua collana d'arte, si presenta come una straordinaria retrospettiva, frutto del diretto coinvolgimento dell’artista, che riunisce oltre 100 opere dagli anni settanta a oggi, offrendo – attraverso dipinti, video, oggetti, fotografie, progetti e la ri-esecuzione dal vivo di sue celebri performance – una panoramica sui lavori più famosi della sua carriera, insieme alla possibilità di scoprire la meno nota produzione degli esordi. Il catalogo è in vendita anche alla Bottega Strozzi non un semplice bookshop, ma un luogo accogliente, liberamente accessibile dal cortile, che espone inoltre proposte dei migliori artigiani e designer italiani e che nasce dalla collaborazione tra Marsilio Editori e la Fondazione Palazzo Strozzi.

L'esibizione non solo raccoglie i lavori più noti dell'artista serba – i video, i dipinti, le fotografie e gli oggetti delle performance – ma ripropone dal vero – con attori che si esibiscono dal vivo- alcune performance del passato meno conosciute oltre che le più famose performance. L'importanza dell'espressione del proprio corpo combinata all'arte visiva nel tempo è il soggetto della ricerca sviluppata nelle oltre quattro decadi di attività dell'artista.

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