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A Palazzo Barberini di Roma arriva il capolavoro del Mantegna

Si inaugura a Palazzo Barberini la mostra “La stanza di Mantegna” l’esposizione di una raccolta di capolavori giunti a Roma dal museo Jacquemart-André di Parigi. Fino al 27 gennaio la mostra include il capolavoro del maestro del rinascimento “Ecce Homo”, nel quale l’artista ha ritratto il momento in cui Gesù dopo la flagellazione viene mostrato al popolo che ne decreta la crocifissione.
A cura di Laura Ghiandoni
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Si inaugura a Palazzo Barberini la mostra “La stanza di Mantegna” l’esposizione di una ristretta raccolta di capolavori giunti a Roma dal museo Jacquemart-André di Parigi. L’evento inaugurato il 27 settembre include il capolavoro del maestro del rinascimento Mantegna, l’opera denominata “Ecce Homo”, nella quale l’artista ha ritratto il momento in cui Gesù dopo la flagellazione e le umiliazioni viene mostrato al popolo che ne decreta la crocifissione. La mostra curata da Michele di Monte è composta di 6 capolavori che rimarranno a Roma fino al 27 Gennaio. La direttrice delle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma e storica dell'Arte Flaminia Gennari Santori spiega come si è svolta la scelta delle opere presenti alla mostra:

Abbiamo scelto di presentare un nucleo di opere padovane, realizzate nella seconda metà del ‘400-fine 400, collezionate da Edouard e Nelie Jacquemart-André, due collezionisti molto importanti attivi alla fine-seconda metà dell'800 a Parigi, che hanno creato una casa museo dedicata in gran parte a opere del Rinascimento italiano, ma non solo.

Tra le opere è stata scelta una Madonna – attribuita a Mantegna (testimonia un momento molto anteriore della carriera dell'artista, caratterizzato da un grande legame con il Bellini), una Madonna di Cima da Conegliano, un ritratto di Squarcione di cui Mantegna è stato allievo. A proposito dell'ultimo la direttrice aggiunge: "è straordinario, perché è una pergamena e dunque è una miniatura in forma di ritratto." E poi un Riccio, l'opera di uno scultore che lavorava quasi esclusivamente in bronzo, esponente della cultura intellettuale padovana del tempo.

Assieme alla "Stanza di Mantegna", apre al pubblico "Gotico Americano. I maestri della Madonna Straus", resa possibile questa volta grazie a uno scambio con il Museum of fine Arts di Houston, che ha prestato due delle tre tavole del Trecento italiano (in cambio le Gallerie Nazionali invieranno in Texas il Ritratto di Enrico VIII per una mostra sui Tudor): la Madonna con il bambino del Maestro Senese della Madonna di Straus – per la prima volta esposta in Europa – e la Madonna con il Bambino del Maestro della Madonna Straus che per la prima volta vengono accostate alla Madonna di Palazzo Venezia, appartenente alle collezioni Gallerie Nazionali. Dietro il prestito di Houston un aneddoto:

I genitori del collezionista che ha acquistato queste due opere negli anni '30, che era un collezionista raffinatissimo, che poi ha donato la sua collezione a Houston, erano due signori, imprenditori ebrei-newyorkesi, proprietari di grandi magazzini, che si rifiutarono di scendere dal Titanic, per lasciare il posto ad altri passeggeri e morirono nel naufragio del Titanic.

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