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A Napoli torna Arrevuoto, ma senza i bambini Rom sgomberati dal Comune

Il 12 maggio, nel teatro che fu di Eduardo De Filippo, torna il progetto “Arrevuoto”, esperienza nata per abbattere le divisioni nella città di Napoli. E che quest’anno, dopo lo sgombero forzato, rischia di non vedere la partecipazione della comunità di bambini Rom.
A cura di Redazione Cultura
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@stefano cardone
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Del laboratorio di "Arrevuoto – tredicesimo movimento", ormai tradizionale esperienza di teatro e pedagogia nella città di Napoli che mette insieme centinaia di ragazzini, giovani e adulti di Partenope, facevano parte anche diversi ragazzi rom. Eppure, si sa, il teatro, così come la prassi pedagogica non può che scontrarsi con la vita ogni giorno. Così, purtroppo, dopo lo sgombero imposto dal Comune di Napoli, alcuni di quei ragazzini non parteciperanno al debutto del 12 maggio, al Teatro San Ferdinando, del nuovo spettacolo "#Knock o il trionfo della medicina" di Jules Romains. Chissà cosa avrebbe pensato della cosa il grande Eduardo De Filippo, proprietario di quel teatro e molto attivo nel recupero sociale dei giovani a rischio.

Da otto mesi, infatti, a causa di un incendio doloso nei campi di Cupa Perillo a Scampia in cui hanno perso tutto, gran parte di quei ragazzini rom avevano abitato l'Auditorium "Fabrizio De Andrè", che infatti quest'anno non ha potuto essere tra i protagonisti di Arrevuoto. Il teatro era diventato una casa temporanea per una emergenza abitativa che adesso, dopo lo sgombero, è stata spostata fuori fa quel teatro ma senza una vera soluzione.

Se il teatro è vita, la vita è teatro. E così un progetto nato per abbattere muri e steccati interni alla città dopo tredici anni è costretto a scontrarsi con i muri e gli steccati che la città sta costruendo attorno ai suoi ragazzi. Un peccato, davvero. Così, infatti, si esprimono in un post su Facebook gli organizzatori dell'iniziativa, circa la presenza o meno dei ragazzi rom alle prove e poi allo spettacolo di Arrevuoto:

Non sappiamo se riusciremo a riportarli nel laboratorio o se loro ritroveranno la strada per ritrovarsi dietro il sipario nel giorno del debutto. Restiamo oggi con la tristezza nel cuore, questa è stata una piccola sconfitta collettiva. Ma saremo presto di nuovo pieni delle energie e delle voci arrevotanti, con occhi, orecchie e braccia ben aperte, pronti a travolgere ancora con più forza e a scuotere animi pensieri e azioni. Arrevuoto è vivo e sempre irriverente.

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