A Los Angeles la libreria nel caveau di una banca: 400mila volumi per “The last bookstore”
Se zio Paperone fosse stato un bibliofilo sicuramente avrebbe preferito sdraiarsi su montagne di libri, sepolto tra pagine odorose e vecchie copertine consunte rispetto al rigido metallo delle sue tanto adorate monete. A Los Angeles c'è una libreria che sembra creata appositamente per il suo alter ego letterario: si chiama "The last bookstore" e sorge proprio nel caveau di una banca. Una perla rara in un quartiere prettamente finanziario. Se nel resto del vicinato mettono sotto chiave soldi e lingotti d'oro, nella libreria il vero tesoro sono i libri. Circa 400mila volumi, scritti in più lingue e di tutti i generi, anche se con una spiccata tendenza verso il mistero e i racconti dell'orrore. Forse, perché tra le sue mura sembra di ritrovarsi immersi proprio in una di quelle storie misteriose capaci di avvolgere il lettore in una spirale narrativa di cui non si riesce a intravedere la fine.
La libreria nel caveau di una banca: "The last bookstore"
"The last bookstore" rientra sicuramente nell'elenco delle librerie più curiose al mondo. Non capita spesso di entrare in una banca e ritrovarsi sommersi dai testi di Steinbeck e Kerouac. Proprio per questo, la singolare libreria di Los Angeles è una delle tappe fisse di turisti e semplici curiosi, che vogliono vedere con i propri occhi quello che accade in una vecchia banca che ha deciso di puntare sulla letteratura, in barba a tutti quelli "con la cultura non si mangia". Sviluppata su tre piani, "The last bookstore" attira sempre più visitatori anche per via delle sue fantastiche costruzioni libresche: la zona con il tunnel di libri è una delle preferite dai clienti. Costruito nel 1915, l'edificio è stato sede di una banca per oltre settant'anni finché negli anni Duemila restò inutilizzato per diverso tempo, prima di essere adibito a libreria. Da allora, ha avuto un grande successo diventando una delle librerie indipendenti più conosciute del pianeta, grazie alla sua vasta scelta e agli eventi che organizza periodicamente.
A Los Angeles l'idea della libreria "labirinto"
Soprannominata "il labirinto", "The last bookstore" è tutt'altro che "l'ultima libreria" vivente, come scherzosamente voleva sottintendere il suo proprietario Josh Spencer che, secondo molti, puntando sul mercato editoriale era destinato al fallimento. Josh, costretto su una sedia a rotelle per via di un incidente in moto, non si è mai arreso e nel 2005 ha creduto in un sogno inusuale, creando quello che poi, col tempo, sarebbe diventato un luogo magico. Opere d'arte, oggetti antiche e, ovviamente, cataste di libri: questi gli ingredienti che rendono così suggestiva l'atmosfera di questa libreria. Per chi è amante della musica c'è anche un enorme reparto di dischi in vinile, per non parlare, poi, di concerti e spettacoli ospitati in libreria. Un vero e proprio teatro a cielo aperto, sensibile a qualsiasi tipo di suggestione creativa, perché come diceva Kerouac: "Per me le uniche persone che esistono sono i pazzi, quelli che non sbadigliano mai, ma che bruciano come favolosi fuochi d'artificio".