A Bologna il primo corso di laurea in Intelligenza artificiale
Sarà un caso che la prima università europea, fondata nel 1088, sia la prima nel nostro Paese a mettere a punto un corso di laurea in Intelligenza artificiale? Probabilmente no. Così assistenti virtuali, auto a guida autonoma, robotica avanzata, modelli predittivi, diventano finalmente oggetto di studio accademico dopo che l'università di Bologna ha attivato la laurea magistrale, in lingua inglese, in I.A. al termine del quale i laureati saranno specialisti in Artificial Intelligence, figure tecniche specializzate. Gli studenti previsti per il primo anno sono non più di 60, con una quota riservata agli stranieri.
Un debutto assoluto in Italia, se si esclude un corso simile ma decisamente più specifico come quello già in vigore alla Sapienza di Roma. Il corso di laurea in Intelligenza artificiale all'università di Bologna punta alle discipline tipiche del settore, tra cui il machine learning, la visione artificiale, knowledge representation, reasoning, data science, trattamento del linguaggio naturale, sistemi di supporto alle decisioni. Ci sarà spazio anche per discipline più cross, come le neuroscienze cognitive e le implicazioni etiche e sociali delle nuove tecnologie.
Un aspetto importante dell'istituzione del corso di laurea in Intelligenza Artificiale è il centro interdipartimentale per la ricerca sull'intelligenza artificiale che aprirà la prossima primavera. Vi saranno impiegati diversi ricercatori, tra cui un buon numero di stranieri, considerando che il corso di laurea è internazionale e che le prospettive di ricerche sono ampissime, con ricadute tecnologiche ed economiche che potrebbero essere molto importanti.
Gli interessi che ruotano attualmente attorno al mondo della Intelligenza artificiale sono altissimi. Giusto per fare un esempio: solo negli ultimi sei anni l'ateneo di Bologna ha raccolto 50 milioni di euro di finanziamenti per 120 progetti di ricerca sull'intelligenza artificiale. Tra questi un maxi-progetto europeo da 20 milioni per la creazione di una piattaforma europea, in attesa della conferenza mondiale sull'Artificial intelligence, la Ljcai-Ecai, prevista per il 2022.