A 127 anni dalla morte Arthur Rimbaud riceve ancora lettere d’amore sulla sua tomba
Parafrasando il detto "uno scrittore non muore, smette solo di scrivere", potremmo dire che un poeta può morire, ma non smettere di ricevere la posta. E così, a distanza di 127 anni dalla morte, il poeta francese Arthur Rimbaud continua a ricevere la posta. Una valanga di lettere d'amore, di cuori solitari e angosciati, che ogni giorno arrivano sulla sua tomba, nel cimitero di Charleville-Mézières, nel nord della Francia. Dove c'è persino un postino che ogni giorno apre la cassetta della posta installata nelle vicinanze, in cui arrivano copiosi i messaggi per il poeta maledetto, morto a Marsiglia nel 1894, all'età di soli 37 anni. Arthurs Rimbaud visse una vita spesso turbolenta afflitta dalla dipendenza da oppio e da un appassionata relazione con il collega poeta Paul Verlaine (che una volta gli sparò al braccio durante una discussione in Belgio). Dagli anni Sessanta in poi, la rivalutazione della sua figura, ha resto questo luogo meta di pellegrinaggi continui. E di posta, tanta posta.
La cassetta postale di Rimbaud a 127 anni dalla morte
Il grande poeta dai capelli lisci, simbolo del tormento giovanile, riposta nel cimitero di Charleville-Mézières, la cittadina dove nacque nel 1854. Qui il sagrestano del posto, Bernard Colin da quasi quarant'anni riceve regolarmente due o tre consegne nella cassetta postale gialla messa appena fuori dal cimitero e conserva le numerose lettere indirizzate al poeta in scatole da scarpe. Naturalmente non manca il pellegrinaggio sulla tomba del grande poeta. Ci sono quelli che lasciano bottiglie vuote, chi pacchetti di sigarette, altri ancora parlano col grande poeta a cui riservano i loro lamenti e le loro pene d'amore. Lo trattano come un confidente vero e proprio. Qualcuno, ha riferito Colin all'Agence France-Presse, viene qui per fare sesso". Quando Colin assunse il ruolo di custode dal suo predecessore, 37 anni fa, gli fu detto che nessuno era interessato a visitare la tomba del poeta in quel momento. Ma la rivalutazione della figura di Rimbaud, ancor prima della sua poesia, ha favorito questo culto, sfociato in una continua ricezione di posta.