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A 100 laureati la possibilità di fare impresa in ambito culturale: il progetto del MiBACT

Un bando permetterà a 100 giovani provenienti da tutte le università italiane di intraprendere un corso di formazione e uno stage di sei mesi nelle più importanti istituzioni museali italiane, al fine di dar vita a realtà lavorative orientate alla valorizzazione del patrimonio culturale.
A cura di Silvia Buffo
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"Generazione cultura" è il progetto lanciato dal ministero dei Beni culturali, in collaborazione con la società Ales del Mibact, Luiss Business School e Gioco del Lotto, con l'obiettivo di formare 100 giovani laureati sotto i 27 anni. Si vogliono creare le condizioni per fare impresa nell'ambito del patrimonio artistico e culturale del Paese. I neolaureati potranno frequentare 200 ore, in sei settimane d’aula, di alta formazione alla Luiss Business School.

Il contest che premierà le 10 migliori idee

Al termine di questo periodo, 25 importanti Istituzioni Culturali, dall'Auditorium Parco della musica alla Reggia di Caserta, dalla Galleria nazionale d’arte moderna alle Scuderie del Quirinale, fino ai Musei Reali di Torino e molti altri accoglieranno per 6 mesi i ragazzi come stagisti, offrendo loro un rimborso spese di 3000 euro. Una volta finito lo stage si terrà il contest di confronto e le dieci migliori idee saranno premiate con la realizzazione.

Gli obiettivi del progetto: il futuro dei giovani e la valorizzazione del patrimonio culturale

All'insegna dell'innovazione le materie trattate in aula, come la comunicazione e marketing dell’arte e della cultura, economia e il cultural project, gestione delle istituzioni culturali pubbliche italiane. Il direttore della Luiss Business School, Paolo Boccardelli, si è così espresso in merito al progetto:

È una grande opportunità di crescita personale e professionale per i giovani che faranno parte di questo progetto   e uno strumento attraverso cui valorizzare il nostro immenso patrimonio artistico e culturale.

Mentre, Fabio Cairoli, amministratore delegato di Lottomatica Holding e finanziatore di Generazione Cultura, ha ribadito:

Non deve essere visto semplicemente come un sostegno per l’avvicinamento di persone di talento al mondo del lavoro, ma come uno strumento finalizzato a creare una sintesi virtuosa tra due esigenze fondamentali del Paese: il futuro dei giovani e la valorizzazione del nostro straordinario patrimonio culturale.

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