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8 marzo, la poesia “A tutte le donne” di Alda Merini per la Giornata Internazionale della donna

Per l’8 marzo e per la Giornata internazionale della donna vi proponiamo una delle poesie più belle scritte da Alda Merini. Si intitola “A tutte le donne” ed è il racconto in versi della condizione femminile che la poetessa dei navigli scrisse sotto l’assedio di un mondo maschile ostile, sempre in bilico tra l’essere un “granello di colpa” e la madre di tutto.
A cura di Redazione Cultura
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Nata con la primavera. Il prossimo 21 marzo Alda Merini avrebbe compiuto 88 anni. Una curiosità: il 21 marzo è anche il giorno in cui in tutto il mondo si celebra la Giornata della Poesia. Oggi invece che è l'8 marzo ed è la Giornata internazionale della donna, vogliamo ricordare la poetessa e scrittrice italiana, internata in manicomio, dove vi resterà per scoprire tutto l'orrore del mondo e la capacità di resilienza in se stessa, e dove cercherà la bellezza attraverso la poesia. Perché Alda, la poetessa dei navigli, con la sua ricerca della bellezza e con la sua resistenza a un mondo maschile ostile.

In queste circostanze di assedio alla sua persona, alla sua femminilità, nasce la poesia "A tutte le donne", un inno vero e proprio alla donna, che nonostante i millenni resta ancora legata alla sua dimensione di "granello di colpa", a suggerire l'immagine di debolezza del mondo in cui è concentrato il tema del peccato da Eva in poi.

La poesia di Alda Merini per l'8 marzo

La donna/madre di tutte, come madre è la terra che Alda Merini ci racconta in questi splendidi versi, in cui "soltanto tu riesci ancora a piangere, poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli, poi ti volti e non sai ancora dire". Ma ecco, per l'8 marzo e la Giornata internazionale della donna, la poesia integrale di Alda Merini, intitolata "A tutte le donne":

Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l’emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d’amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d’amore.

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