5 storie a fumetti su Dante e la Divina Commedia: da Topolino ai manga
In occasione del settecentenario della morte di Dante Alighieri, avvenuta a Ravenna, suo luogo d’esilio, nella notte tra il 13 e il 14 settembre del 1321, consigliamo 5 fumetti che hanno raccontato la vita del Sommo Poeta e provato a reinterpretare (alcune volte in maniera fedele, altre rischiando e rielaborando) la sua opera magna, la Divina Commedia.
La Divina Commedia, di Go Nagai
Per la nona arte nipponica, quella di Gō Nagai è una figura quasi messianica: ha contribuito a forgiare l'immaginario di chi ci ha preceduto attraverso opere che hanno segnato la ribalta globale dei cosiddetti mecha (termine con cui, in Giappone, vengono solitamente indicati i "robottoni" con cui i nostri genitori sono cresciuti), come Mazinga Z, che rivoluzionò il genere e diede vita a svariati sequel e spin-off parecchio fortunati, tra cui Il Grande Mazinga e UFO Robot Goldrake; ha sdoganato la violenza, il body horror e il pessimismo, proiettandoli nel mainstream con quello che, probabilmente, rappresenta il suo vero capolavoro, Devilman; e, in ultima istanza, ha fatto della sua ossessione per la religiosità, il misticismo e, soprattutto, l'opera di Dante Alighieri un tratto distintivo della sua produzione a fumetti. Una caratteristica ben visibile ne La Divina Commedia, sua personale rivisitazione del peregrinaggio dantesco nei regni ultraterreni. Come ha dichiarato lo stesso autore, i disegni del pittore francese Gustave Doré, che nell'Ottocento illustrò una famosa versione dell'opera, furono una delle principali fonti di ispirazione per la realizzazione della "sua" Commedia. Probabilmente, il progetto a fumetti legato a Dante più ambizioso mai realizzato nel Sol Levante.
Dante. La Divina Commedia classica e a fumetti, di Marcello Toninelli
Il fumetto italiano si è confrontato più volte con La Divina Commedia, ma nessuno le ha dedicato un'intera vita professionale; nessuno tranne il fumettista e giornalista senese Marcello Toninelli: la "sua" Divina Commedia, acquistata da professori, allievi e studenti di ogni età, si è dimostrata un prezioso strumento didattico per i primi e fonte di salvezza nelle interrogazioni e all'esame di maturità per gli altri.
L'Inferno di Topolino, di Guido Martina e Angelo Bioletto
Il comparto italiano della Disney ha alle spalle una lunga storia di parodie basate sulla Divina Commedia: riadattamenti che hanno fatto scuola e segnato una generazioni di artisti e giovani lettori. L'Inferno di Topolino, sceneggiato da Guido Martina e Angelo Bioletto e originariamente pubblicato su Topolino (dal numero 7 al numero 12, dall'ottobre del '49 al marzo del '50) è con ogni probabilità la più famosa in assoluto, dato che è la capostipite del filone delle "Grandi Parodie". Un volume che ha fatto la storia del fumetto, e che dal 16 settembre Panini riproporrà in una doppia versione regular e deluxe.
L'Inferno di Paperino, di Giulio Chierchini e Massimo Marconi
Altra rielaborazione della prima cantica della Divina Commedia, questa volta con protagonisti gli iconici Paperi della House of Mouse. Pubblicata originariamente sul numero 1654 di Topolino del 9 agosto 1987, è stata riproposta all'interno del volume PaperDante, uscito quest'anno in occasione della celebrazione del centenario (contiene anche L'Inferno di Topolino e una storia inedita).
La Divina Commedia di Dante, di Seymour Chwast
La Divina Commedia riletta, con un tono dissacrante, ironico e geniale, dall'icona del graphic design Seymour Chwast, collaboratore di lunga data del New Yorker e fondatore dei Push Pin Studios. L'edizione italiana è curata da Quodilbet.