5 manga (+1) per adulti che cambieranno la vostra percezione della realtà
Non chiamateli "fumetti per bambini": quello dei manga è un universo variegato e ricchissimo, capace di soddisfare ogni tipo di esigenza d'intrattenimento e di rivolgersi a ogni fascia d'età. Negli anni, la nona arte nipponica è stata capace di posizionare sul mercato alcune serie di assoluto spessore che per maturità, trama, temi trattati e costruzione del plot hanno ben poco da invidiare ai romanzi più blasonati che affollano gli scaffali delle librerie. Tra ucronie, nanotecnologie pervasive, ingegneria genetica, fanta-politica, gentrificazione e scandagli profondi e terrificanti sul fondo torbido dell'animo umano, ecco una lista di cinque seinen (termine che, in Giappone, indica i manga indirizzati a una platea adulta) che cambieranno per sempre la vostra percezione della realtà.
Monster, di Naoki Urasawa
Non potevamo non iniziare da Naoki Urasawa, uno dei mangaka più conosciuti e influenti al mondo, che è salito alla ribalta internazionale soprattutto grazie a tre marchi di fabbrica che contraddistinguono il suo lavoro: trame complesse, approfondimento psicologico dei personaggi e un'innata capacità di costruire plot twist al cardiopalmo. Ambientato nella Germania della seconda metà degli anni Ottanta, Monster racconta la storia di Kenzo Tenma, un giovane e promettente neurochirurgo giapponese trasferitosi a Düsseldorf per la specializzazione. Durante una sessione di pronto soccorso, Tenma decide di operare un bambino, Johan Liebert, salvandolo da morte certa e scegliendo di sacrificare la vita del sindaco della città, anch'egli bisognoso di cure. Johan si rivelerà da subito un mostro, uno spietato assassino. Un bambino angelico nell’aspetto con un animo turpe che fuggirà dalla clinica insieme alla sorella, facendo perdere le sue tracce per nove anni. Quando le strade di Tenma e Johan finiscono per incrociarsi di nuovo, il rapporto tra i due si trasforma in un lungo viaggio tra i meandri inesplorati dell'animo umano.
Dēmokratía, di Motoro Mase
Anche se Motoro Mase è conosciuto soprattutto per Ikigami, consigliamo Dēmokratía per due motivi: l'esiguità e la facilità di recupero (sono appena 5 volumetti, pubblicati in Italia da Planet Manga e reperibili praticamente ovunque, dagli store online alle fumetterie). Come il titolo potrebbe suggerire, Dēmokratía è una serie che ha a che fare con le degenerazioni a cui la forma di governo più diffusa in Occidente, nella sua versione non mediata dalla rappresentanza (ossia diretta), potrebbe essere sottoposta in un futuro non troppo lontano. Maezawa e Igume, due ricercatori universitari, investono tempo e risorse alla costruzione di Mai, un sofisticato androide dalle sembianze femminili. I suoi movimenti e le sue decisioni sono votate a maggioranza semplice da un campione di tremila persone estratte casualmente, che hanno la possibilità di interagire tra loro su un software costruito ad hoc per l'occasione e definito, per l'appunto, Dēmokratía. Lo scopo del progetto è il raggiungimento dell’essere umano definitivo, inteso come massima espressione di cultura e saggezza democratica, il prodotto virtuoso frutto delle decisioni della maggioranza. Ma sarà davvero così?
Ghost in the Shell, di Masamune Shirow
Il manga cyberpunk per antonomasia, primo tassello di un franchise fortunatissimo che, negli anni, ha sfornato derivati di ogni tipo tra adattamenti animati, romanzi, giochi da tavolo e videogiochi. Ambientato nel Giappone futuristico, dispotico e tecnologicamente avanzato del XXI secolo (Masamune Shirow lo scrive e disegna negli anni Ottanta), Ghost in the Shell ha anticipato moltissime degenerazioni che, oggi, affrontiamo ogni giorno, tra nanotecnologie, collasso ambientale e finitezza delle risorse naturali, crisi demografiche e fede cieca nella produzione senza limiti. Un capolavoro senza tempo, che apre le porte a un universo narrativo in cui perdersi.
Berserk, di Kentaro Miura
Non avrebbe bisogno di presentazioni, dato che, con ogni probabilità, si tratta del seinen più conosciuto al mondo: ambientato in una sorta di Medioevo europeo dalle sfumature fantasy e incentrato sulla vicenda di Gatsu, detto il "guerriero nero", Berserk, serie sceneggiata e disegnata dal compianto Kentaro Miura, scomparso lo scorso 6 maggio, è stato in grado di esercitare un ascendente senza precedenti nel settore. Il 10 settembre è in uscita il tanto atteso capitolo 364, che potrebbe rappresentare la fine di una serie lunghissima, che viene pubblicata con ritmi alterni dal 1996. Tra violenza senza filtri, illusorietà del libero arbitrio e banalità del male, l'opera omnia di Miura deve assolutamente trovare un posto in libreria.
Tekkonkinkreet, di Taiyō Matsumoto
Oggi si fa un gran parlare di gentrificazione, ossia quel processo che porta quartieri un tempo popolari a venire invasi da orde di hipster e colossi del real estate che, nel giro di qualche mese, con le loro spese e l'importazione di uno stile di vita altolocato producono un aumento senza precedenti del costo della vita, costringendo i residenti storici ad abbandonare le case in cui sono nati e cresciuti. Ebbene, Taiyō Matsumoto aveva ben presente questi processi già nel lontano 1994, quando mandò alle stampe Tekkonkinkreet. La storia è incentrata sull'ambigua figura di Snake, comandante in capo di Kiddy Kastle, un’organizzazione facente capo alla yakuza, che, dopo aver costruito una colossale sala giochi nello slum in cui Kuro e Shiro, i due giovani protagonisti della serie, sono nati e cresciuti, fomenta un clima di guerriglia urbana allo scopo di trasformarlo in un gigantesco parco giochi a cielo aperto.
Bonus track: Maison Ikkoku, di Rumiko Takahashi
Conosciuto in Italia con il titolo di Cara e dolce Kyoko, Maison Ikkoku è una delle opere più celebri scritte dalla "regina dei Manga" Rumiko Takahashi, autrice di altri manga molto conosciuti in Italia, come Lamù, Ranma e Inuyasha. La serie parla di una storia d'amore abbastanza travagliata, quella tra Yusaku Godai, un rōnin perennemente al verde, e la giovane Kyoko Chigusa, vedova Otonashi, amministratrice del condominio dove abita il protagonista. Un'opera di formazione che offre un punto di vista privilegiato sui riti e le consuetudini che animano la società giapponese, che paga lo scotto di una cultura patriarcale profondamente radicata nell'immaginario collettivo.