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2016, l’anno record dei musei in Italia: un successo dovuto all’archeologia

L’anno record dei musei italiani, con ben 44,5 milioni di visitatori, è dovuto in gran parte al successo del nostro patrimonio archeologico. Naturalmente a far la parte del leone ci sono il Colosseo e gli Scavi di Pompei. Ma non solo.
A cura di Redazione Cultura
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Un anno record per i musei italiani. Lo ha annunciato il ministro della cultura Dario Franceschini, che ha evidenziato il buon risultato della sua riforma. Con 44,5 milioni di visitatori e incassi per oltre 172 mln di euro registrano un incremento rispettivamente del 4% e del 12% rispetto al 2015, pari a 1,2 mln di visitatori in più e a 18,5 mln di euro di incassi in più. Il titolare del Mibact ha inoltre sottolineato:

Le risorse incassate sono preziose e torneranno interamente ai musei secondo un sistema che premia le migliori gestioni e al contempo garantisce le piccole realtà. Si tratta del terzo anno consecutivo di crescita per i musei statali, che da 38 milioni di biglietti nel 2013 sono passati a 44,5 milioni nel 2016: sei milioni di visitatori in più in un triennio che rappresentano un incremento del 15% nel periodo considerato e hanno portato a un aumento degli incassi pari a 45 milioni.

Una crescita generale nella quale il Sud sta giocando un ruolo importante, con la Campania anche nel 2016 stabilmente al secondo posto nella classifica delle regioni con maggior numero di visitatori, dopo l'irraggiungibile Lazio.

Eppure, a ben vedere tra i dati, la parte del leone – come ha detto anche  il ministro – la gioca senza dubbio il nostro patrimonio archeologico, se si considera che solo fra Colosseo, Foro Romano, Palatino, Museo Archeologico di Napoli, parco archeologico di Paestum e Scavi di Pompei nell'anno appena trascorso sono stati emessi circa 11 milioni di biglietti. Questo dato dovrebbe indurre le strategie culturali del nostro Paese a investire su questo settore, promuovendo quelle piccole e medie realtà che lavorano nell'ombra, senza finanziamenti, che però rappresentano il cuore pulsante dell'interesse verso il nostro Paese da parte dei turisti stranieri e dei nostri concittadini.

Il successo del nostro patrimonio culturale, in ogni caso, sembra destinato a tenere. Già il giorno di Capodanno, nonostante gli orari ridotti e il clima non certamente clemente dappertutto, i siti statali sono stati presi d'assalto, come abbiamo documentato aggiornando i dati delle presenza della top ten dei luoghi d'arte più visitati il 1 gennaio 2017.

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