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12 Luglio 1904: Nasceva il poeta comunista Pablo Neruda

Il poeta Pablo Neruda compie oggi 110 anni. Ricordiamo i vari aspetti della sua vita: piena, avventurosa, paradigmatica dell’impegno intellettuale nel Novecento.
A cura di Luca Marangolo
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Pablo Neruda ha avuto una vita molto avventurosa. Pochi oltre a lui, nel Novecento, rappresentano un Paradigma di intellettuale e letterato così profondamente al centro della storia politica del suo paese e del suo periodo. E questo in modo ancor più paradossale se si considera che  la sua vita è stata, per lungo tempo, in esilio.

Pochi sanno che Pablo Neruda è in realtà uno pseudonimo riconosciuto legalmente solo nel 1970: Si tratta di un omaggio che il giovane poeta, allora chiamato  Ricardo Eliezer Neftalí Reyes Basoalto, figlio di un impiegato delle ferrovie statali cilene e un’insegnante, volle fare a Jan Neruda, un ormai meno  noto scrittore praghese, la cui poetica era sempre stata fortemente legata alla difesa degli oppressi.

L’avvio di Neruda  alla carriera letteraria si deve soprattutto ad una persona: Gabriela Mistral. La grande scrittrice premio Nobel cilena gli fu accanto durante i primi anni della formazione scolastica e gli impresse la passione per la poesia. Una poesia passionale e sperimentale, dunque,  spesso pregna di eros, che Neruda ha praticato seguendo il filo degli eventi di una esistenza burrascosa e piena, sempre sotto l’insegna della lotta per la giustizia, per l’arte e per la libertà. Le idee marxiste di Neruda non sono un mistero per nessuno: è stato per la sua convinta adesione al comunismo che dovette fuggire. E anche i tarda età, quando assistette  alla sconfitta di Salvador Allende- il leader socialista, amico fraterno da Neruda sempre sostenuto- il Poeta non ebbe vita facile, durante il regime di Pinochet.

La sua carriera diplomatica lo ha portato a viaggiare per tutta l’Europa e nel mondo, la sua militanza politica a essere osteggiato dagli stati uniti e a vivere, allo stesso tempo, più di una delusione politica. Clamorosa quella provocata dal leader radicale Gabriel Gonzalez Videla, cui fu affidata la ricostruzione del Cile post-dittatoriale. Forse la storia la ricorderete: Videla salì al potere grazie all’appoggio del partito comunista cileno e poi promulgò la clamorosa Ley de Defensa de la Democracia, con la quale dichiarò di fatto illegale lo stesso partito comunista. Videla si distinse per sanguinose repressioni di proteste: una fra tutte quella dei mineros della regione di Bio-Bio in sciopero, rinchiusi in un campo di concentramento. Fu per difendere il  partido comunista che Neruda ha pronunciato queste parole:

I nomi di coloro che sono stati accusati ingiustamente sono nomi che tutto il mondo ora rispetta; inclusi  coloro che, una volta passata la persecuzione e tradimento, presso i più alti dirigenti dei loro paesi e dei loro compatrioti  godono di grande fiducia nella loro onorabilità e nella loro intelligenza nel dirigere il destino delle loro terre, e hanno sempre portato sul petto come un distintivo d'onore, il più grande distintivo di onore, le persecuzioni hanno affrontato.

Di qui l’esilio, in Argentina, In Italia e a Parigi, di qui il regime di Pinochet. La poesia di Neruda si è guadagnata moltissimi ammiratori fra i più colti in Cile e nel resto d’occidente. Nel  1949 vinse, anche lui come Gabriela Mistral, il premio Nobel per la Letteratura: la cerimonia,quell’anno, rimase famosa proprio per il racconto della sua rocambolesca fuga sulle Ande, per sfuggire alle ritorsioni di Videla.

È molto famosa la frase che, poco prima di morire, pare Neruda abbia pronunciato ai soldati golpisti, agli ordini di Pinochet, che rovesciarono l’ordine sociale l’11 Settembre del 1979: “c’è un solo nemico pericoloso per voi: La poesia.”La poesia di Pablo Neruda ha un dettato semplice, essenziale, e questo ne ha fatto anche la fortuna. Tutti conoscono liriche conturbanti come “mi piaci quando taci, perché sei come assente” oppure: “Posso scrivere i versi più tristi questa notte. Scrivere, ad esempio: La notte è stellata, e tremolano, azzurri, gli astri in lontananza. Il vento della notte gira nel cielo e canta.”

Sono versi che, pur nella loro essenzialità retorica, sono pronti a rivelare una freschezza espressiva che denota immediatamente una personalità estremamente riconoscibile: una personalità poetica che, a prescindere dai gusti, viene fuori con un profilo molto netto. Neruda è uno dei poeti più studiati nelle scuole e più conosciuti ad un pubblico vasto, questo mai a scapito dell’elaborazione accurata del verso e una intensità espressiva.

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