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100 opere di Banksy in mostra: A visual protest per conoscere lo street artist misterioso

Alcune delle opere più belle della mostra “Banksy A visual protest” al Chiostro del Bramante di Roma che fino ad aprile 2021 racconta, attraverso 100 opere, la ricerca del misterioso street artist e il modo in cui l’artista britannico ha affrontato con ironia e intelligenza temi politici e di denuncia.
A cura di Redazione Cultura
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Jack & Jill, 2005. Collezione privata
Jack & Jill, 2005. Collezione privata

Inizia oggi 8 settembre e durerà fino ad aprile 2021 la mostra "Banksy A visual protest", l'esposizione con oltre 100 opere dello street artist più famoso al mondo. All’interno dell’architettura cinquecentesca del Chiostro del Bramante di Roma trova spazio l’artista misterioso e privo di identità conosciuta. Un percorso espositivo rigoroso che racconta la ricerca di Banksy e il modo in cui l'artista britannico ha affrontato con ironia e intelligenza temi politici e di denuncia. Le opere che il visitatore ritroverà lungo l'esposizione sono "Love is in the Air" a "Girl with Balloon", da "Queen Vic" a "Napalm", da "Toxic Mary" a "HMV", dalle stampe per "Barely Legal", una delle più note mostre realizzate, ai progetti discografici per le copertine di vinili e CD.

Banksy tra virtuale e reale

Tra le proposte didattiche della mostra "Banksy A visual protest" diversi contenuti educativi fruibili in modalità virtuale, per offrire a docenti e studenti un progetto di didattica museale a distanza di qualità e per arricchire la visita in presenza.

Mentre il racconto dell'esposizione è stato affidato ad Angela Rafanelli, attrice e conduttrice, che tramite l'audioguida, accompagna il pubblico alla scoperta dell'artista grazie alla nuova app del Chiostro del Bramante scaricabile gratuitamente dai visitatori sul proprio smartphone, per una visita in sicurezza, con contenuti per gli adulti e per i più piccoli.

Banksy tra impegno politico e identità nascosta

Di recente si è tornato a parlare di Banksy, sulla cui identità si torna a discutere ciclicamente da anni, per aver finanziato l'imbarcazione Louise Michel, impegnata nel salvataggio di persone nel Mar Mediterraneo. La comandante della Louise Michel aveva dichiarato al The Guardian di aver ricevuto l’offerta dell’artista britannico nei mesi scorsi "perché come noi vede il salvataggio in mare non un’azione umanitaria, ma come parte di una lotta antifascista.”

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