100 milioni di euro per il Grande progetto Capodimonte: il direttore Bellenger lancia la sfida
Jack Lang l'ha definita "Un'idea magnifica". Parola di ex ministro francese, vero e proprio guru delle politiche culturali europee. L'idea, lanciata dal direttore Sylvain Bellenger in una intervista a "Repubblica" qualche tempo fa è il riconoscimento "ai beni culturali la forza di cambiare e sviluppare i territori" che tradotto in parole povere significa: il parco e il museo di Capodimonte si candidano a realizzare un Grande progetto in stile Pompei e per questo serviranno 100 milioni di euro.
A tanto ammonta il dossier sviluppato dal Mibac, che vede al lavoro anche la squadra di Invitalia guidata dall'ad Domenico Arcuri, per dare di museo e bosco della collina che domina la città un solo, grande sistema da organizzare e sviluppare grazie a un cospicuo investimento dell'Unione europea e del governo italiano. Il modello è quello indicato proprio dall'Unione Europea come modello di intervento nel campo dei beni culturali per tutti i 28 Paesi dell'Ue.
La "magnifica idea" è stata sposata anche dal rettore della Federico II di Napoli, Gaetano Manfredi che spiega come sul piano di rilancio e valorizzazione del parco e del museo di Capodimonte sono impegnati alcuni dipartimenti: Architettura, Studi umanistici, Agraria. Per questa ragione, la Federico II è pronta a far partire attività formative in uno dei 17 edifici del parco, relative alla comunicazione culturale, alla museologia e museografia declinati attraverso la cultura digitale.
Il master plan elaborato da Mibac e Invitalia riguarda non solo il Museo ma anche i 17 edifici e i 134 ettari con oltre 400 diverse specie vegetali impiantate nel corso di due secoli a Capodimonte attorno al palazzo reale, un'area verde incontaminata che si affaccia sulla città e sul golfo.