100 anni fa nasceva Nelson Mandela: una graphic novel per ricordare la sua lotta all’apartheid
Il 18 luglio del 1918 nasceva, in Sud Africa, Nelson Mandela. Una data che, ad un secolo esatto dalla nascita, è divenuta in tutto il mondo simbolo di quella lotta alla discriminazione e all’apartheid che costarono al premio Nobel per la Pace ben 26 anni di carcere: si celebra oggi il Mandela Day e, per l’occasione, nelle librerie italiane arriva “Nelson Mandela. L’anima invincibile”, l’appassionante graphic novel realizzata da Sankha Banerjee e Lewis Helfand e pubblicata da Gribaudo.
La graphic novel inizia la sua narrazione in immagini dal febbraio del 1985: sono trascorsi vent’anni da quando Nelson Mandela è stato condannato all’ergastolo per “sabotaggio, distruzione di beni e violazione della legge in vigore sull’interdizione del comunismo”. Una condanna che in realtà non era stata nient’altro che un tentativo di ridurre al silenzio la coraggiosa difesa degli oppressi e la dura lotta contro la discriminazione razziale che Nelson Mandela aveva intrapreso già nel lontano 1942 quando, a soli ventiquattro anni, iniziava a muovere i primi passi nell’African National Congress.
Scegliere di raccontare la vita, pubblica e privata, di una delle figure più importanti del Novecento, non è semplice: ma gli autori, Sankha Banerjee e Lewis Helfand, lo fanno con una semplicità a tratti disarmante, scavando nel profondo di una vicenda umana e politica che vede protagonisti non solo Mandela, ma anche tutti i compagni di lotta contro l’apartheid come Oliver Tambo, Walter Sisulu e il cugino Justice. Alle tavole in bianco e nero si aggiungono, fra un capitolo e l’altro, documenti fotografici che ripercorrono, parallelamente alla narrazione, la vita e le vicende politiche che hanno portato, nel 1994, alla vittoria delle prime elezioni multirazziali del Sud Africa.
Una ricostruzione fedele alla storia e allo stesso tempo fortemente intima, personale, di quel percorso di lotta che ha portato a cambiare radicalmente il volto dell’umanità. Un lavoro a cui Lewis Helfand non è nuovo: sceneggiatore, è ad oggi uno dei più apprezzati autori di biografie a fumetti dedicati ai grandi della storia, come Madre Teresa di Calcutta e Martin Luther King.
Insieme all’illustratore Sankha Banerjee, Helfand costruisce una narrazione unica a partire da una sola fondamentale domanda, alla quale Mandela aveva già risposto nel lontano 1964, all’indomani del processo che lo condannerà all’ergastolo: quale prezzo si è disposti a pagare per le proprie convinzioni?
Nel corso della mia vita, mi sono dedicato interamente alla lotta per il popolo africano. Ho lottato contro la dominazione bianca e contro quella nera. Il mio ideale più caro è quello di una società libera e democratica in cui tutti vivano in armonia e con le stesse opportunità. Spero di vivere abbastanza da riuscirci. Ma se sarà necessario, è un ideale per il quale sono pronto a morire.