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10 modi di festeggiare il Natale nel Mondo

Il Natale, la festività più popolare del mondo cristiano, nella cultura occidentale ha spontaneamente assunto anche un significato laico, legato allo scambio di doni, al raccoglimento familiare e al folclore. Ecco la varietà delle più interessanti curiosità natalizie nel Mondo, dal tradizionale presepe a Babbo Natale in serf sulle coste neozelandesi, dalla ‘cena sacra’ in Russia fino al digiuno della vigilia in Repubblica Ceca.
A cura di Redazione Cultura
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Babbo Natale surfa sulle coste australiane.
Babbo Natale surfa sulle coste australiane.

Il Natale è la solennità più popolare del mondo cristiano, si celebra il 25 dicembre per la maggior parte delle chiese occidentali, ma non tutti festeggiano la ‘Natività' in questo stesso giorno, L'importanza della data di nascita di Cristo è una caratteristica dei fedeli, come faceva notare il filosofo Clemente Alessandrino, già nel I sec. d.C. in un suo scritto, "Non si contentano di sapere in che anno è nato il Signore, ma con curiosità troppo spinta vanno a cercarne anche il giorno". In Italia siamo abituati a viverlo attraverso l'arte presepiale e l'allestimento del tipico albero, attraverso i canti popolari per le strade dei zampognari e il cenone del 24 dicembre dove le famiglie si intrattengono in attesa dello scoccare della mezzanotte e della nascita di Gesù, mentre i bambini italiani sperano di essere sorpresi dal candore della neve e dai regali portati in dono da Babbo Natale in seguito alle loro letterine. Ma esistono molte varianti del Natale nel mondo, ecco le curiosità più interessanti.

1. Santa Claus fa surf col suo tipico vestito rosso sulle coste australiane.

Nei paesi britannici dell'emisfero sud, come sulle coste australiane o neozelandeasi il Natale viene celebrato il 25 dicembre, anche questo giorno culmine della stagione estiva. Questa celebrazione è in conflitto con la tradizionale iconografia. La tradizione natalizia di questi paesi è iniziata a Melbourne, nel 1938, e da allora si è diffusa nel mondo con le classiche Carole, dove la gente, si mette a cantare sull'entrata di casa, durante la vigilia tenendo in mano una candela.

2. In Argentina il Natale è in piena estate. 

Nelle case si addobba un albero artificiale, perché quello vero seccherebbe subito. Fino a pochi anni fa i regali li portavano i Re Magi a gennaio e i bambini lasciavano fuori dalla porta una scarpa e un po' di acqua e dell'erba per i cammelli. Negli ultimi anni è arrivata anche la tradizione di scambiare i regali il 25 dicembre. La notte di Natale i bambini si mettono tutti a guardare dalle finestre, perché sanno che dalla lontana Lapponia Joulupukki, il loro Babbo Natale non tarderà ad arrivare.

3. In Romania i bambini mettono in scena la ‘Natività'e vengono premiati con un dono in denaro. 

Monetine rumene.
Monetine rumene.

I preparativi per il Natale iniziano solo un paio di giorni prima della Vigilia, ogni bambino svolge un ruolo, interpretando i personaggi emblematici, da Maria a Giuseppe all'asinello fino a Gesù Bambino. Il 24 dicembre, di pomeriggio si va per le strade del paese e si bussa alle porte delle case e una volta accolti intorno al tavolo, si recita la storia della nascita di Gesù. Alla fine dell'esibizione si riceve un dono in denaro da consegnare alle proprie famiglie, e all'interprete del Bambino Gesù è destinato un regalo particolare in un sacchettino.

4. Il Natale delle nazioni asiatiche non cristiane.

 A Taiwan il 25 dicembre è il giorno della Costituzione della Repubblica Cinese, sottoscritta nell'anno 1947. Il Giappone considera il giorno 25 dicembre vacanza ufficiale ed ha adottato la stessa tradizione occidentale natalizia di Santa Claus, ma il giorno più importante è il 1 dell'anno Inoltre viene considerato un giorno da passare con la persona amata. In India, in molte scuole, questo periodo, viene considerato si vacanza che inizia poco prima di Natale e termina pochi giorni dopo, di solito il 1º gennaio. In Hindi il Natale viene chiamato Bada Din, che vuol dire ‘il grande giorno' ed anch'esso celebra Santa Claus e l'acquisto di doni.

5. I dolcetti tipici olandesi della notte di Sinterklaas.

Santa Claus
Santa Claus

La sera di San Nicola, nei Paesi Bassi, rimane un evento più importante del Natale, tuttavia, negli ultimi anni, i Paesi Bassi hanno cominciato a celebrare nello stesso modo sia la vigilia che il Natale. La tradizione di Sinterklaas prevede la degustazione di dolcetti speciali, i "Kruidnoten".

6. In Germania i doni vengono portati da un folletto.

Folletto di Natale
Folletto di Natale

Weihnachtsmann, che in tedesco significa proprio Babbo Natale e rassomiglia a San Nicola, da Christkind, letteralmente Gesù Bambino, la cui somiglianza con il Bambin Gesù è oggetto di controversia. In alcune parti della Germania, dell'Austria e della Svizzera appare anche Knecht Ruprecht, un diavoletto che si sostituisce a Santa Claus per umiliare e rapire i bambini.

7. Nella Repubblica Ceca il credente digiuna per tutta la Vigilia.

Il Natale è celebrato soprattutto la sera della Vigilia, quando arriva Jezisek, o "piccolo Gesù". In questo paese sopravvivono antichissime tradizioni dell'antico Natale, incentrate sul divertimento. Ci si disciplina col digiuno fino alla cena cerimoniale. I doni sono posti sotto l'albero di Natale, di solito un abete, o un pino e aperti dopo il pranzo.

8. La premonizione del taglio trasversale delle mele nella tradizione ceca.

Taglio trasversale delle mele nella tradizione ceca.
Taglio trasversale delle mele nella tradizione ceca.

Se appare una stella nel centro, l'anno che verrà sarà di successo, se invece appare una croce no. Le ragazze gettano le scarpe dietro le spalle; se la punta dei piedi tocca la porta, la ragazza troverà marito per l'anno nuovo. Altre tradizioni contemplano il versamento di piombo fuso in acqua e dalla forma che il piombo assume raffreddandosi emerge un responso, utile a predire il futuro.

9. Il "Nonno glaciale" in Europa dell'Est.

I paesi slavi seguono la tradizione di Ded Moroz o "Nonno glaciale". Secondo la leggenda, egli viaggia su una magica troika, una slitta decorata trainata da tre cavalli, per consegnare i doni ai bambini. Si pensa che anche questo personaggio discenda da Santa Claus e da Saint Nicholas.

10. La "Sacra Cena" come celebrazione del Natale in Russia.

Durante la Vigilia, la "Sacra Cena", consiste in dodici portate, una per ogni apostolo di Gesù. La tradizione Russa è tenuta viva dalla visita del "Nonno Gelo", e a capodanno dalla sua "ragazza della neve". Anche le tradizioni del Natale Russo includono l'Albero di Natale, o yolka, acquistato per la prima volta da Pietro il Grande, dopo i suoi viaggi in Europa alla fine del XVIII secolo, le tradizioni natalizie e il Natale in generale erano molto sentite durante l'Impero Russo, era infatti l'unico periodo dell'anno dove il poveri potevano sperare nella beneficenza da parte dei ricchi.

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