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Processo sulla morte di Stefano Cucchi

Cucchi, audio ex moglie del carabiniere: “Hai raccontato che avete picchiato quel drogato”

In una telefonata intercettata tra Raffaele D’Alessandro e l’ex consorte Anna Carino, la donna ricorda al militare che è stato lui stesso a raccontare “a tanta gente quello che hai fatto”. L’avvocato della famiglia Cucchi: “audio agghiacciante, prova inoppugnabile del pestaggio”.
A cura di Claudia Torrisi
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Agli atti dell'inchiesta bis per la morte di Stefano Cucchi, spunta l'audio di un'intercettazione di una telefonata tra un carabiniere e l'ex moglie. La conversazione si è svolta tra uno dei militari indagati, Raffaele D’Alessandro, e l'ex consorte, Anna Carino. I due inzialmente litigano sui soldi da versare per il mantenimento dei figli, ma successivamente la discussione si sposta sul "violentissimo pestaggio" cui sarebbe stato sottoposto il geometra romano. La donna qualche giorno prima di parlare per telefono con l'ex marito gli aveva mandato un sms con scritto, tra le altre cose, "pensa se ti arrestano". Nell'audio dell'intercettazione, D'Alessandro si difende con l'ex moglie: "A me non mi arrestano perché, per prima cosa, non mi arrestano su una cosa che non ho fatto". A quel punto Anna Carino ribatte che era stato lui stesso a raccontare "a tanta gente quello che hai fatto". Alla domanda del carabiniere – che inizia a innervosirsi – "Che ho fatto? Cosa, cosa ti ho detto?", la donna risponde: "Di quanto vi eravate divertiti a picchiare quel drogato di merda". D'Alessandro inizia a urlare inveendo contro l'ex moglie: "Ma che vuoi da me? Che vuoi?".

Secondo la Squadra mobile, dopo questo colloquio il carabineire ha chiamato altre persone per raccontare la conversazione e spiegare che "a suo parere la donna diceva alcune cose solo per istigarlo e per ottenere più soldi". Per gli investigatori che hanno redatto l'informativa finale sull’indagine-bis, D'Alessandro ha fatto queste telefonate anche perché aveva intuito di essere intercettato. Durante gli interrogatori Anna Carino ha confermato che l'ex marito gli aveva raccontato dell'arresto e del pestaggio di Cucchi. Il nome di D'Alessandro, però, non compare sul verbale d’arresto di Stefano, così come quello di un altro carabiniere, Alessio Di Bernardo, anch'egli indagato. I due hanno partecipato in borghese alle operazioni. Un ex detenuto che aveva conosciuto Cucchi al reparto di Medicina di Regina Coeli aveva testimoniato che il ragazzo gli aveva raccontato di essere stato "picchiato da due carabinieri in borghese, mentre un terzo, in divisa, diceva agli altri due di smetterla".

L'avvocato della famiglia Cucchi, Fabio Anselmo, ha giudicato l'intercettazione "agghiacciante, la prova inoppugnabile del pestaggio. Un quadro probatorio non scalfibile". "Sono passati 6 anni, è ora che tutti parlino – ha aggiunto – Sospettiamo ci siano altri filoni di indagine aperti".

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