Più che una scelta, un puzzle. Un mosaico nel quale incastrare almeno due caselle. L’elezione degli 8 membri “laici” del Consiglio superiore della Magistratura da parte del Parlamento, in calendario per il prossimo 3 luglio, scuote il centrodestra e Forza Italia in particolare. I nuovi membri laici del Csm saranno ancora una volta, infatti, eletti grazie agli accordi tra i partiti e all’interno delle varie forze politiche. La maggioranza Pd-Ncd è destinata a fare la parte del leone, con 4 esponenti da eleggere. Dall’opposizione, il M5S ha affidato a una consultazione sul web la selezione degli esperti da votare. Forza Italia invece è alle prese con le consuete fibrillazioni interne, moltiplicate da un’indiscrezione che circola vorticosamente a Roma in queste ore: in pole position “in quota centrodestra” ci sarebbe infatti Antonio Marotta, deputato ex Pdl, ora in Fi, eletto alle scorse politiche nella circoscrizione di Campania 1.
Marotta che va, Laboccetta che torna (alla Camera) – La nomina di Marotta quale membro del Csm libererebbe quindi, considerato che Marotta si dimetterebbe da deputato, il posto a Montecitorio per il primo dei non eletti del Pdl, ovvero Amedeo Labocetta. Proprio così: il vulcanico ex missino napoletano, balzato agli onori delle cronache per aver portato via nel 2011 un computer dalla sede della Bpm di Milano nel corso di una perquisizione all’ex presidente Massimo Ponzellini (Laboccetta disse che il pc era suo ed essendo all’epoca parlamentare evitò che la guardia di finanza lo sequestrasse) tornerebbe in Parlamento “approfittando” dell’elezione di Marotta.
Mi manda Previti – Lo stesso Marotta è già stato membro laico del Csm, in quota Ccd, nei primi anni 2000. Fu protagonista, nel 2002, della richiesta di aprire un procedimento per accertare se fosse il caso di trasferire a Brescia, da Milano, il processo Imi-Sir, che si concluderà nel 2006 con la condanna in Cassazione, tra gli altri, di Cesare Previti. E a proposito di Previti: pur dietro le quinte, l’ex avvocato prediletto di Silvio Berlusconi è tornato alla politica attiva e si è avvicinato negli ultimi mesi al Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano.