Csm, David Ermini è il nuovo vicepresidente. Di Maio: “È renzianissimo, dov’è l’indipendenza?
"È incredibile! Avete letto? Questo renzianissimo deputato fiorentino del Pd è appena stato eletto presidente di fatto del Consiglio Superiore della Magistratura. Lo hanno votato magistrati di ruolo e i membri espressi dal Parlamento. Ma dov'è l'indipendenza? E avevano pure il coraggio di accusare noi per Foa che non ha mai militato in nessun partito. È incredibile. Ermini è stato eletto a marzo, si è fatto 5 anni in parlamento con il Pd lottando contro le intercettazioni: la riforma che abbiamo bloccato era proprio la sua. Ora lo fanno pure presidente. Il Sistema è vivo e lotta contro di noi". È l'accusa lanciata su Facebook dal vicepremier Luigi Di Maio, che ha commentato l'elezione di David Ermini a vice presidente del Consiglio superiore della magistratura.
Ermini, ex responsabile Giustizia del Pd nella segreteria Renzi, è stato eletto dal plenum di Palazzo dei Marescialli, presieduto dal capo dello Stato Sergio Mattarella. "Le cose che dobbiamo avere davanti sono la legge e la Costituzione, e il garante della Costituzione, che è il Presidente della Repubblica, al quale mi rivolgerò in modo pressante e continuo perché io possa svolgere il compito con tutta la forza necessaria", ha replicato il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, prendendo la parola a conclusione del plenum. "Ognuno di noi quando arriva qui deve dismettere la casacca che aveva e rispondere solo alla legge e alla Costituzione, così sarà per me", ha ribadito Ermini. "L'emozione è tanta", ha aggiunto, dedicando la sua elezione al padre: "Per tutta la vita ha fatto l'avvocato, se fosse qui sarebbe più contento di me".
E poi, rivolto al presidente della Repubblica: "Mi riporto alle parole che lei ha pronunciato in maniera forte durante la cerimonia di insediamento al Csm: la cosa principale è che nessuno di noi, dei cittadini, è al di sopra della legge – ha aggiunto – Il presidente della Repubblica è il garante della Costituzione a cui mi rivolgerò in maniera pressante e continua durante il mio mandato".
Duro il commento della senatrice Monica Cirinnà, che critica le parole del vicepremier pentastellato: "La reazione di Luigi Di Maio all’elezione di Ermini al Csm è gravissima: vicepremier ignora elementari garanzie di indipendenza magistratura. La separazione dei poteri è garantita dalla Costituzione. Che ne pensa Alfonso Bonafede?".
L'attacco del ministro della Giustizia Bonafede
"Penso che la franchezza sia un valore nelle relazioni istituzionali! Non posso non prendere atto che i magistrati del Csm hanno deciso di affidare la vice presidenza del loro organo di autonomia ad un esponente di primo piano del Pd, unico politico eletto in questa legislatura tra i laici del Csm", ha scritto su Facebook il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede commentando l'elezione di David Ermini. In questi anni, "da deputato mi sono sempre battuto affinché, a prescindere dallo schieramento politico, il Parlamento individuasse membri laici non esposti politicamente. Una battaglia essenziale, a mio avviso, per salvaguardare lautonomia della magistratura dalla politica".
"Evidentemente – aggiunge – sta più a cuore al ministro della Giustizia che alla maggioranza dei magistrati. Prendo atto che allinterno del Csm, c'è una parte maggioritaria di magistrati che ha deciso di fare politica! Ovviamente nulla di personale nei confronti del neo eletto vice presidente del Csm, David Ermini, a cui faccio i migliori auguri di buon lavoro. Continuo a credere che il rapporto tra il ministero e il Csm sia fondamentale per il buon funzionamento della giustizia e mi impegnerò sinceramente e serenamente in questa direzione. Ma ci sono atti che hanno un significato politico che non può essere ignorato".