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Crolla Piazza Affari: -2,9%. Tracollo Saipem, male Eni

Tracollo di Saipem e di Eni, ma non va meglio a MPS. Risale leggermente lo spread: 249 punti. Resta una seduta nerissima per Piazza Affari che perde quasi il 3%.
A cura di Davide Falcioni
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Crollo della Borsa di Milano: Piazza Affari affonda arrivando a perdere il 2,9%. Colpa soprattutto di  Saipem (-33,8%): dopo la sospensione per le prime due ore di contrattazioni con un calo teorico del 39%, la società è entrata in asta a metà mattinata con un calo del 36%. Un tracollo determinato dal profit warning (l'allarme profitti) lanciato dalla società petrolifera che ha drasticamente ridotto le attese sugli utili 2012 e tagliato le previsioni sul 2013. Ma sotto pressione sono finite anche Eni (-5,23%) e Mps (-6,84%). Vendite a piene mani anche su Mediaset (-3,82%) e Finmeccanica (-3,84%). Un mercoledì nerissimo per la Borsa di Milano, dunque, dopo l'andamento altalenante dei giorni scorsi (in cui hanno pesato i rimbalzi del titolo Mps) e nonostante la stabilità sostanziale degli ultimi mesi.

Nel Vecchio Continente Piazza Affari è la maglia nera, anche se tutte le altre piazze chiudono con indici in leggero ribasso (positive questa mattina solo le Borse asiatiche). Va segnalato anche il nuovo massimo annuale per l'euro rispetto al dollaro. Situazione comunque ancora molto fluida, che farà sentire i suoi effetti anche nei prossimi giorni. Per il momento ne risente anche lo spread tra Btp e Bund tedeschi, che ha aperto a 248 punti, per poi salire e attestarsi intorno ai 249 punti, mentre in Italia sono stati collocati Btp per 6,5 miliardi di euro con rendimenti più bassi rispetto al passato.

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