Crolla la Borsa e sale lo spread: ecco il risultato delle incertezze elettorali
Tornano le tensioni sui titoli di Stato italiani sulla scia delle incertezze legate all'esito del voto e le "proposte shock" del weekend. Lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti sale di ben 17 punti rispetto alla chiusura di venerdì, toccando quota 280, dopo un top a 283, salvo poi scendere a 279 punti. Il rendimento del Btp a 10 anni sale al 4,32%. Si amplia anche il differenziale tra la carta decennale spagnola e tedesca: 370 punti base, con il tasso dei Bonos balzato ai massimi da metà dicembre fino al 5,42%. Allo stesso tempo, l'aumento dello spread, assieme ai deludenti risultati del colosso tedesco Commerzbank, affossa i titoli bancari a Piazza Affari, che chiude ampliando il ribasso al 4,50% in un clima di crescente tensione: Unicredit -7,64%, Banco Popolare -5%, Mps -5%, Mediobanca -4,9%. In Italia pesa sicuramente il caso Mps, al centro dello scandalo sui derivati, e il calo dei bancari oltre, come detto, i dubbi politiche legate alla campagna elettorale e il possibile ritorno sulla scena politica di Silvio Berlusconi, come scrive anche il Wall Street Journal. La Spagna è invece scossa dallo scandalo tangenti che ha colpito il governo Rajoy, con l'ipotesi di nuove elezioni, così come per la disoccupazione galoppante: a gennaio il numero dei senza lavoro spagnoli cresce del 2,7% (132.055 persone in più), per un totale di quasi 5 milioni (26%). Appesantite anche le altre piazze europee: Parigi -2,74%, Francoforte -2,20%, Bruxelles -1,98%, Lisbona -1,80%, Londra -1,61%, Amsterdam -1,65%, Zurigo -0,72%. Non aiuta Wall Street, che dopo i massimi della settimana scorsa ritraccia, con il Dow Jones a -0,76% e il Nasdaq a -0,66%.