Crisi, Ue: “Dall’Italia ancora rischio contagio”
L'Italia è ancora a rischio e può rappresentare un pericolo per tutta l'economia dei Paesi dell'Unione Europea, è l'analisi della situazione finanziaria che è arrivata oggi da Bruxelles dove la Commissione europea ha presentato il rapporto sugli squilibri economici nell'Unione. La Commissione ha richiamato l'attenzione su alcune debolezze strutturali dell'Italia sottolineando la perdita di competitività dell'economia, il forte indebitamento dello stato ma anche la fragilità del settore bancario. "In Italia persistono squilibri macroeconomici che richiedono monitoraggio e azione decisiva" si legge nel dossier dell'Ue dove viene spiegato che "l'alto debito italiano, come la perdita di competitività esterna e la sottostante performance produttiva stagnante continuano a essere il principale squilibrio macroeconomico identificato" nel Paese.
Nuove misure per sanare la situazione – Per questi motivi l'Esecutivo europeo ritiene che "il potenziale contagio economico e finanziario al resto dell'area euro resta considerevole" soprattutto "se le turbolenze sui mercati finanziari collegate al debito sovrano italiano si intensificheranno di nuovo". Sulla situazione del nostro Paese secondo la commissione europea pesa in maniera consistente la condizione delle banche visto che "la resistenza del settore bancario italiano si è seriamente indebolita dalla metà del 2011 minando la capacità delle banche di sostenere l'attività economica e gli aggiustamenti". Da Bruxelles ammettono che "alcune misure importanti sono state adottate nell'ultimo anno per affrontare questi squilibri" ma ribadiscono che "la loro piena attuazione resta una sfida" e soprattutto che "vi è ancora margine per introdurre ulteriori misure in alcuni campi".