Crisi economica: le banche italiane superano gli stress test, ma l’allarme continua
Dopo i preoccupanti allarmi per la crisi economica che sta investendo tutto il mondo occidentale, l’UE ha deciso di far effettuare degli stress test a tutte le banche europee per evitare rischi di tracolli finanziari, in previsione di un peggioramento delle condizioni economiche. I test cercano di capire quali sono i rischi delle banche, prevedendo un aggravamento delle condizioni economiche. Fortunatamente le 5 Banche italiane coinvolte nei test hanno superato la prova, a confermarlo è la stessa Banca d'Italia che con soddisfazione annuncia "l'adeguatezza della capitalizzazione del sistema bancario nazionale".
I gruppi bancari coinvolti rappresentano oltre il 62 per cento del sistema bancario italiano e sono UniCredit, Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi di Siena, Banco Polare e Ubi Banca. Tutte le banche hanno superato abbondantemente la soglia di riferimento del Core tier 1 (unità di misura della qualità patrimoniale di una Banca)che non doveva essere inferiore al 5%. La media ponderata per tutti i gruppi italiani, infatti, dopo lo stress test, sarebbe alla fine del 2012 del 7,3%, la migliore performance l’ha fatta registrare Intesa Sanpaolo con un 8,9%.
Il direttore generale di Bankitalia, Fabrizio Saccomanni, ha ricordato come i risultati siano ancora più positivi se si valuta “che lo scenario da ipotizzare quest'anno era più severo rispetto a quello dell'anno scorso” e che, quindi, le banche nazionali “hanno margini sufficienti per assorbire ulteriori peggioramenti delle condizioni di mercato, grazie alla loro prevalente natura di banche radicate nell'economia reale e sul territorio”.
Ai test effettuati dall’EBA (European Banking Authority) non hanno avuto successo nove istituti di credito europei su novanta candidati, mentre altri sedici sono stati rimandati. I bocciati rappresentano bene la crisi in atto, infatti, ben cinque banche sono spagnole, due quelle greche e una austriaca, mentre un istituto tedesco bocciato ha fatto ricorso. Le altre sedici rimandate, tra cui l’italiano Banco Popolare, non sono andate oltre il 6%.
Stress test pe le banche europee
Stress test pe le banche europee
Come ricorda Andrea Enria, presidente di EBA, però, i test “non sono una previsione, ma rientrano nel complesso della regolamentazione, sono strumento di sorveglianza” e servono proprio da monito alle banche ad essere più collegate al mercato reale che non a quello finanziario, e affinché si apprestino ad aumenti di capitale, necessari per sostenere un altro anno di crisi, come quello che stiamo attraversando.
Ora si attendono le risposte dei mercati alla riapertura di lunedì, anche dopo l’approvazione della manovra finanziaria, perché i grandi investitori sono molto attenti alle cifre reali e non si lasciano tranquillizzare da semplici annunci.